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Infinito Ancelotti: sale a 28 trofei vinti in carriera

C’è un nuovo trofeo nella bacheca di Carlo Ancelotti. È la seconda Liga vinta con il Real Madrid, conquistata aritmeticamente con quattro giornate d’anticipo. Il 28° trofeo in carriera e unico nella storia ad aver vinto il titolo in tutti i top 5 campionati europei, alla guida di Milan, Psg, Chelsea, Bayern Monaco e, ultimo, Real Madrid.

Il bis dopo quello vinto nel 2022, ma stavolta quasi da imbattuto, visto che il Real ha perso in stagione solo una partita, quella con l’Atletico Madrid alla sesta giornata. Numeri incredibili per un allenatore che ha vinto ovunque sia andato e che, con questo successo, è diventato il quinto allenatore più vincente nella storia del calcio.

L’inizio di un nuovo ciclo

Il trionfo di una squadra che può contare sul giusto mix di giovani ed esperti: dalle geometrie di Modric e Kroos, fino al talento smisurato di Vinicius, Rodygo e, soprattutto, Jude Bellingham. Un trequartista con numeri da bomber (17 gol in stagione) che non ha fatto sentire l’assenza di una punta di peso dopo l’addio di Karim Benzema. In questo contesto Ancelotti ha creato la giusta alchimia per uno spogliatoio del Real, che a breve potrebbe giovare anche all’attesissimo Kylian Mbappé.

E pensare che il futuro di Ancelotti per la prossima stagione sembrava lontano da Madrid, direzione Brasile. A luglio 2023 il presidente della Federcalcio brasiliana, Ednaldo Rodrigues, aveva annunciato l’arrivo di Ancelotti come CT della Seleçao dopo la Copa America. Una notizia mai confermata dall’allenatore italiano che ha atteso fino all’ultimo il Real Madrid e pochi mesi fa ha rinnovato fino a giugno 2026. L’inizio di un nuovo ciclo.

Prima di guardare al futuro, però, c’è il presente, perché la stagione del Real Madrid non finisce qui. C’è ancora una Champions League a cui pensare, visto il ritorno della semifinale con il Bayern Monaco. In caso di vittoria, Ancelotti centrerebbe la sesta finale in carriera nella competizione: nessuno come lui. La festa per la 36esima Liga del Real durerà poco, c’è da pensare al Bayern, l’impegno più importante della stagione. In panchina Ancelotti si sfrega le mani, lui più di tutti conosce le emozioni di certe notti magiche.

Andrea Greco

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