Intervistato ai microfoni de Il Giornale, Carlo Ancelotti ha commentato l’esonero di Maldini dal Milan e non solo.
Queste le parole sull’ormai ex dirigente rossonero: “Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre, qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato, quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere“.
Poi, sul futuro del calcio in generale: “Il calcio sta vivendo tra e con troppi problemi, non so se sia in involuzione o evoluzione. Per fortuna prevale il gioco, c’è la partita ma anche dentro questa aumentano le questioni. La tecnologia avrebbe dovuto agevolare il gioco e le sue regole, giusto per il fuorigioco e per la gol-technology. Il var ha tolto il potere esclusivo all’arbitro, prendendo decisioni non in linea con lo spirito e la realtà effettiva del gioco”.
Infine sul possibile exploit del campionato arabo: “Hanno capito che il calcio attrae interesse nella popolazione, c’è una passione crescente, vogliono portare il loro campionato a livello dei tornei europei. Potrebbero farcela ma i club di football che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire”.
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