Amore riesploso, Bonaventura, Cutrone: l’ABC di un Milan che riparte dall’entusiasmo dei 65mila di S.Siro

Ci eravamo lasciati esattamente ad una settimana fa, in quel di Drobeta-Turnu Severin, con altro clima ed altra atmosfera: tranquillità ed entusiasmo contenuto prima, euforia oggi. Tutto normale, da un certo punto di vista: il chiaro paragone sbilanciato tra due realtà tanto diverse quanto (almeno per un terzo turno preliminare) racchiuse nello stesso rettangolo di gioco per 180 minuti, tra sogni e l’obbligo di tornare protagonisti in competizioni continentali. Ciò che inusuale risulta, tuttavia, è un dato che fa riflettere sulla rinascita di un club voglioso di rivivere l’entusiasmo dei vecchi tempi: 65.763 biglietti venduti per un Milan-Craiova giocato nei primi giorni di agosto, in una Milano solitamente in via di progressivo svuotamento pre vacanziero, per un dato record nella storia dei preliminari dei Europa League.

A San Siro è cambiata l’aria, per davvero. Un’attesa spasmodica per rivedere all’opera il Milan in Europa (in casa) ed esultare nuovamente dopo 3 anni, 8 mesi e 10 giorni dopo l’ultima volta, occasione in cui Balotelli colpì il Celtic in Scozia: e non è forse un caso che a rendersi protagonista, in un mare di novità, sia chi del mondo rossonero è diventato elemento fondamentale da almeno 3 stagioni. Bonaventura emanatore di un clima nuovo (non certamente quello atmosferico) la cui massima temperatura viene raggiunta poco prima, con la breve apparizione sul terreno di San Siro per Biglia e Bonucci, accolti dal boato del pubblico per un rapido saluto: poi, lo spazio è tutto per gli applausi alla fisicità di Kessie, alle discese di Conti, ma soprattutto per il primo gol rossonero di Patrick Cutrone. Roba da chi, del precampionato milanista, è stato miglior realizzatore con 3 reti segnate (senza contare la vera e propria prima firma nella partitella d’allenamento): o ancor meglio da chi, a 19 anni compiuti, è diventato più giovane giocatore rossonero a segnare almeno un gol in competizioni europee, superando il vecchio record stabilito da Pato (in rete contro il Werder Brema nel febbraio 2009).

Guizzo da rapace e corsa sotto la curva, a scacciare quel pizzico di sfortuna che, tra palo interno e riga, gli aveva negato una gioia solo rimandata all’andata. Partita che aveva segnato anche un abbraccio virtuale consumatosi definitivamente oggi, tra il popolo milanista e Gigio Donnarumma, di fronte all’ennesimo miracolo decisivo: stesso lato del campo, stesso protagonista (Mitrita) e quasi stesso attimo della gara d’andata, con due rigori in movimento neutralizzati di puro istinto ed utili a salvare il risultato. Il tormentone rinnovo è definitivamente cancellato: solo applausi e un amore totalmente ritrovato, un po’ come quello per una squadra che, in una inconsueta notte d’estate, ha ritrovato il suo vecchio habitat. Il 2-0 all’Universitatea Craiova (con tre gol su palla inattiva realizzati in due gare) sa solo di punto di partenza, con tanto di striscione di ringraziamento per Fassone e Mirabelli: per la fase a gironi la partenza andrà solo rimandata di qualche settimana: quando anche il secondo turno preliminare dovrà essere considerato solo ed esclusivamente come sosta verso la strada che porta a Lione. Città fissata come nuova destinazione da un Milan che, tra euforia ed entusiasmo, ha ricominciato da soli 180 minuti la propria rincorsa verso l’Europa dei grandi. Ripartendo, momentaneamente, da un semplice ABC: Amore ritrovato, Bonaventura, Cutrone. Volti di un nuovo capitolo tutto da scrivere.