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Ambrosino “maturo”, ma ora c’è l’esame col Napoli: Spalletti lo aspetta a Dimaro

Prima una salvezza non semplice da raggiungere con il Napoli Primavera, poi l’Europeo Under 19 giocato da protagonista e chiuso con il terzo posto a pari merito con la Francia e infine… la maturità. Quale di queste sfide sia stata la più difficile lo sa solo Giuseppe Ambrosino (CLICCA QUI per leggere la sua storia).

 

  

“In arrivo il diploma, è ufficiale”. Ma adesso il capocannoniere del campionato Primavera 1 con 20 gol segnati, (che ha firmato anche il suo primo contratto col suo Napoli) non vede l’ora di riaggiungere il Trentino: treno preso alle ore 11.40 alla stazione di Napoli Centrale, dritto fino alla tappa di Bologna, da cui ripartirà per raggiungere i compagni di squadra. Lo aspetta il Napoli, lo aspetta Luciano Spalletti per visionarlo più da vicino in questi giorni in Val di Sole.

 

 

Napoli, le parole di Spalletti su Ambrosino

Le aspettative su di lui sono tante, Spalletti lo ha confessato anche in conferenza stampa, dopo le prime ore in Trentino: Il calciatore più giovane necessita fisiologicamente di tempo per maturare, questo tempo lo devono vivere con grande entusiamo e magari dentro l’affetto dei tifosi e di tutti quelli che ci vogliono bene. Però Ambrosino è uno che regge dal punto di vista fisico, poi sa benissimo dove si trova la porta in qualsiasi momento, si va a smarcare e va a prender palla. Sa benissimo dove sono i riferimenti importanti per fare gol, ha detto l’allenatore toscano.

 

Che Dimaro prima e magari Castel Di Sangro siano addirittura un’occasione di conferma per Ambrosino? Le percentuali non sono elevatissime, è vero, ma presenti. In più, è ricercato da tantissime squadre sia in Serie B che anche all’estero. Ma, adesso, il giovane Giuseppe ha in testa solo ed esclusivamente il ritiro di Dimaro. Il sogno è giocare con la maglia azzurra e, se resterà azzurro, solo il tempo saprà dirlo. 

Lorenzo Gentile

Classe 1996, nato a Napoli con il desiderio di girare il mondo, stadio dopo stadio, cresciuto con il sogno di commentare le partite più strane, più ricche e magari anche quelle più grandi. Oltre alla telecronaca, adoro il mondo segreto e misterioso del calciomercato. Lascerei il giornalismo solo per allenare in prima persona, forse. Mi sento un leader gentile (di cognome e di fatto, come dico sempre) ma sempre carico di passione e voglia di migliorarsi

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