Alessandro Altobelli vive in Qatar ormai da quasi dieci anni e da cinque commenta la Serie A e la Champions League per Bein Sports. Chi meglio di lui può allora presentare la Supercoppa Italiana che si disputerà a Doha: “Spillo” lo ha fatto con un’intervista esclusiva su Tuttosport, toccando vari temi: “C’è moltissima attesa per questa finale. Di solito non ho problemi a trovare biglietti, ma stavolta è stato impossibile. Neanche uno! Li hanno messi in vendita e sono spariti in pochissimo tempo. Arriveranno da tutto il Golfo a vedere la partita. Juventus e Milan sono le squadre più popolari e c’è molta attenzione anche per la Roma, grazie a Salah. Avere un giocatore arabo conta tantissimo per questi mercati: consiglio alle squadre italiane di comprarne uno. Anche qualche qatarino non sarebbe male, qualcuno interessante c’è. Suggerirei anche agli italiani di venire qui: c’è Xavi che è diventato un personaggio totale, anche se in campo adesso fa meno la differenza”:
Si passa poi a parlare della finale e dei suoi protagonisti: “La Juventus è una certezza, il Milan una sorpresa. Montella ha fatto un ottimo lavoro e mi piace tanto la linea giovane e italiana. Il futuro passa dal blocco italiano, la Juve l’ha capito prima: guardate Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Loro come Zoff, Gentile, Cabrini…? Il giochino non si può fare. Adesso in difesa si vuole giocare, allora in difesa si difendeva e basta! E si picchiava molto di più. Oggi ci sono tante telecamere, all’epoca soltanto una e seguiva il pallone. Così, nel resto del campo, il far west. Il più duro? Faticavo moltissimo contro Vierchowod e Brio”.
Quando gli viene chiesto il segreto della Juventus, Altobelli non ha dubbi: “La mentalità è diversa e lo percepisci subito, appena arrivato. E’ un insieme di piccoli fattori: se arrivi secondo è un fallimento quindi pensi soltanto a vincere. E per farlo sei messo nelle migliori condizioni, pensando solo al calcio. E se non sei serio ti accomodi… Ricordo le telefonate all’alba dell’Avvocato Agnelli: aveva un carisma incredibile. Cosa penso di Allegri? Un grande. E l’ho pure avuto da calciatore! Ero il ds del Padova e lo presi dal Perugia. Grandi qualità tecniche e umane, magari un po’ irrequieto fuori dal campo! Da allenatore ancora meglio, le sue squadre mi sono sempre piaciute”.
La domanda sulla Juve e l’Europa è inevitabile: “Sulla carta la Juve può arrivare in fondo. C’è il Real che non è lo stesso dell’anno scorso, vediamo cosa combinerà col Napoli. E il Barcellona, che rimane la più forte di tutte. Ma con le altre la Juve se la gioca, quindi può ambire ad arrivare in fondo e vincerla. Poi è chiaro, in Champions incidono molto fortuna ed episodi. Anche se adesso loro stanno pensando solo alla Supercoppa: è la loro mentalità. E fidatevi, funziona”.
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