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Esoneri e ripensamenti: i precedenti

A Salerno il ritorno in panchina di Davide Nicola a due giorni avrebbe del clamoroso: dopo l’esonero di lunedì 16 gennaio, a seguito dell’8-2 subito contro l’Atalanta, il presidente Iervolino starebbe pensando di richiamare l’allenatore sulla panchina della squadra

 

Dopo aver sondato diversi allenatori, quindi, la Salernitana starebbe pensando a questo clamoroso e storico epilogo. In Serie A, infatti, non era mai successo che un allenatore venisse richiamato dopo appena 48 ore, senza che nessuno l’abbia mai effettivamente sostituito. Casi di esoneri e ripensamenti, però, non sono di certo una novità per il campionato italiano. Molti presidenti in passato, convinti di svoltare con un nuovo condottiero in panchina, sono tornati sui propri passi dopo una serie di risultatim deludenti. 

Esoneri e ripensamenti: i precedenti

Alberto Malesani ne sa sicuramente qualcosa dato che in carriera è stato protagonista per ben tre volte di episodi simili: all’Empoli nel 2007/08 prende il posto di Cagni con la squadra ultima in classifica, la rialza fino al 14° posto ma poi torna ultimo: dopo 18 partite e 16 punti viene esonerato e il club ripunta su Cagni. Dopo cinque stagioni, succede la stessa cosa con il Palermo ma con un intermezzo di appena 3 gare: preso al posto di Gasperini, pareggia tre volte e Zamparini richiama l’attuale allenatore dell’Atalanta. Infine, nel primo anno del Sassuolo in Serie A, sostituisce per appena 5 partite Di Francesco senza mai riuscire a vincere. i neroverdi torneranno sull’ex allenatore della Roma e a fine anno centrarono un’insperata salvezza. 

 

Tra i casi più recenti c’è anche l’esonero di Alfredo Aglietti al Brescia, ma in Serie B: l’allenatore italiano era stato chiamato al posto di Clotet ma dopo appena due partite è stato cacciato per riprendere l’allenatore spagnolo. Nel 2015 il Carpi, nella sua prima e unica stagione in A , dopo 2 punti nelle prime sei giornate con Castori, decide di chiamare Giuseppe Sannino, che però dura appena 5 partite per poi lasciare il posto al suo predecessore. Infine, al Genoa, nella stagione 2016/17 Preziosi affida le chiavi della panchina ad Andrea Mandorlini dopo il 5-0 subito da Ivan Juric contro il Pescara nonostante una buona posizione in classifica: dopo 6 partite 4 punti il presidente dei rossoblù richiamò l’allenatore croato.

 

Redazione

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