Milan, Allegri (IMAGO)
Le parole dell’allenatore del Milan in conferenza stampa
Al ritorno del campionato al termine della sosta per le nazionali, il Milan riparte dalla sfida contro la Fiorentina con diverse assenze, su tutte quelle di Rabiot e Pulisic.
“Ieri abbiamo fatto il primo allenamento tutti insieme, i ragazzi stanno bene. – ha detto in conferenza stampa Massimiliano Allegri – Le partite dopo la sosta sono sempre un’incognita perché bisogna metterci subito la testa e la concentrazione. Domani inizia un ciclo di 5 partite, è un mese importante, bisogna essere bravi a fare una partita molto attenta. Affrontiamo la Fiorentina che, a prescindere dalla classifica, ha fatto buone prestazioni e ha ottimi giocatori. Domani per noi è la possibilità di fare un altro passo in avanti e consolidare la nostra classifica“.
L’allenatore ha così cominciato a parlare proprio degli indisponibili e del rientro di Leao: “Ha fatto una buona settimana, è normale che debba acquistare una condizione buona e credo sia pronto a tornare uno dei protagonisti. Come abbiamo bisogno di lui abbiamo bisogno di tutti. Rafa ha qualità importanti e sono contento che sia tornare ad avere una condizione buona. Abbiamo fuori Rabiot e Pulisic, difficilmente sarà a disposizione prima della prossima sosta, Estupinan non ci sarà per un problema alla caviglia, da valutare Nkunku che ha quest’alluce che gli dà fastidio. Poi Jashari fuori, gli altri sono a disposizione compreso Saelemaekers. Abbiamo un numero sufficiente di giocatori per affrontare la gara di domani, non ci sono problemi di questo genere. Gli infortuni fanno parte della stagione, a volte ti arrivano tutti insieme e bisogna essere bravi a capire il momento. Quelli che ci sono devono fare di più“.
E su Leao si è soffermato anche successivamente: “Rafa ha qualità tecniche straordinarie, ma va un attimino lasciato giocare. Tutto quello che conta è il campo, era partito molto bene, poi l’infortunio l’ha fermato e ora sta ritrovando una condizione fisica accettabile. È inutile chiedersi se sia un campione, alla fine della sua carriera potremo dire se lo è stato. Ha buone qualità, nel calcio i giocatori vengono giudicati solo per le prestazioni in campo. Ci aspettiamo tanto perché deve dare una mano alla squadra con le sue qualità. Ora che sta bene deve dare una mano“.
L’allenatore rossonero ha parlato di alcune modifiche che permetterebbero di conciliare al meglio la stagione delle nazionali con quelle dei club: “La sosta più lunga permette che se un giocatore si fa male poi possa recuperare. Spesso succede che i giocatori tornino infortunati dalle nazionali. Questo è il periodo più pericoloso, infatti i mesi di novembre e marzo sono statisticamente quelli con più infortuni. Il calcio ormai si è evoluto e globalizzato, non possiamo più tornare indietro. Una cosa che ho letto un po’ di tempo fa, che secondo me è giusta, è di anticipare le partite delle 20:45 alle 20, perché permetterebbe di andare a letto prima ai giocatori. permetterebbe di riposare tre ore in più, perché la differenza non la fanno solo i 45 minuti di cambio orario“.
Per poi proseguire sulla partita: “Le partite sono tutte difficili da giocare e da vincere, soprattutto contro una squadra come la Fiorentina che ha giocatori davanti con gol nelle gambe, che è ben organizzata. Noi dobbiamo fare come nelle ultime partite, migliorando sia in possesso che in non possesso. Siamo ancora lontani da maggio, ci sono ancora tanti punti da prendere. Domani è un passetto importante da fare. Rigori? Sicuramente non calcia Pulisic, perché non c’è. Vedremo in allenamento, di sicuro bisogna migliorare perché degli ultimi 7 rigori il Milan ne ha sbagliati 5“.
Allegri ha poi proseguito tornando sul pareggio con la Juventus: “In casa col Napoli eravamo in inferiorità numerica e abbiamo subito delle situazioni. A Torino al 92’ c’è stato un cross di Kostic in cui eravamo 3 contro 1. Per fortuna è stato molto bravo Gabbia, ma rischiavamo di perdere per una disattenzione nel finale. Noi dobbiamo continuare sapendo che ogni pallone non è quello decisivo per farci vincere o perdere la partita, ma quello decisivo per farci raggiungere o meno l’obiettivo. Ogni pallone potrebbe farci uscire dalla Champions. Nello spogliatoio non è successo niente, è successa una cosa come è successa altre volte. Abbiamo avuto la possibilità di portare a casa tre punti, quando finisce la partita non si può essere contenti, anzi, bisogna essere molto arrabbiati. Serve a tutto l’ambiente se vogliamo raggiungere certo obiettivi. Quella è una partita che potevi vincere e dovevi vincere. Quando le partite si possono vincere le devi vincere, quando non si possono vincere non le devi perdere“.
Per poi concludere: “Se siamo pronti per vincere il campionato lo vedremo a maggio, perché lo vince la squadra più forte. È inutile chiedersi se siamo pronti, perché oltre al campo non conta niente. Pioli? È stato l’ultimo a vincere lo scudetto qua, cosa mai banale. Sono convinto che farà un grande lavoro anche alla Fiorentina. I sostituti cambiano perché hanno caratteristiche diverse. Se ci sono Rabiot e Pulisic si chiede un po’ di partita, se ce ne sono altri se ne chiede un’altra ancora. Le mie parole nascono dal fatto che gli assenti non ci sono e bisogna trovare una soluzione. Non ci sono solo come numero, perché la squadra deve essere in grado di sopperire alla loro assenza. Non possono giocare sempre gli stessi per 38 partite, tutti devono sentirsi parte del Milan e essere pronti“.
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