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Milan, Allegri: “Molto contento della rosa. Gara a Perth? Bisogna accettare il cambiamento”

Massimiliano Allegri, allenatore Milan

Le parole di Allegri in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna

Dopo la vittoria esterna a Lecce, il Milan torna a San Siro per cercare anche il primo successo casalingo. Contro il Bologna di Italiano, in casa rossonera, sarà il giorno degli esordi per i nuovi arrivati.

Alla vigilia della sfida, Allegri ha parlato così in conferenza stampa: “Praticamente la stagione inizia oggi, perché è finito il mercato. Negli ultimi anni il Bologna ha lavorato bene, è abituata a stare nelle zone alte della classifica. Bisogna avere grande attenzione e rispetto. Ha giocatori di grande tecnica. Per noi sarà la seconda in casa: domani dobbiamo fare meglio di quanto visto contro la Cremonese. Le cose fatte non si possono cambiare. Cerchiamo di guardare avanti e pensare alla sfida di domani”.

L’allenatore dei rossoneri ha poi proseguito parlando della nuova rosa: “Domani dobbiamo vincere, dobbiamo tornare a vincere in casa. Sono molto contento della rosa a disposizione: la società ha fatto un buon lavoro. C’è qualità: tutti abbiamo in testa che sarà un percorso difficile per arrivare all’obiettivo, ovvero arrivare in Champions League. Numericamente è una rosa giusta per questa stagione. Avere una squadra che riesce a capire i momenti della gara credo sia un grande vantaggio“.

Sugli infortunati: “Leao ha un problema al soleo: non sarà a disposizione contro il Bologna e, secondo me, nemmeno a Udine. Lo vedremo a Napoli. Estupinan sta molto bene; anche Pulisic, non ha nessun problema alla mano”.

Allegri: “La squadra sente un grande senso di responsabilità. Gara a Perth? Bisogna accettarlo”

Sui nuovi acquisti e sul gruppo Allegri ha così commentato: “Rabiot sta bene. La società è stata molto brava: tutti quelli che sono arrivati hanno alzato il livello della squadra. Sarà titolare? Deciderò nelle prossime ore. Nkunku ha lavorato meno con il gruppo: avrà 25-30 minuti nelle gambe, ma è a disposizione. Sono contento di quanto fatto da Gimenez in Nazionale: non scordiamoci che è arrivato a gennaio. Secondo me, quest’anno, potrà fare una grande stagione. Sono contento della loro voglia di lavorare. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio: non dobbiamo deprimerci se perdiamo e nemmeno essere troppo euforici quando vinciamo. Sentono un grande senso di responsabilità per questa maglia. Bisogna lavorare per il bene del Milan”.

Allegri ha poi aggiunto: “Nel calcio ci sono troppi imprevisti e variabili: bisogna essere in grado di affrontare e gestire gli imprevisti. Non possiamo pensare ‘con lui si poteva vincere’. Noi dobbiamo lavorare creando dei presupposti per vincere. Il resto sono chiacchiere”.

Sulla possibile gara di campionato a Perth contro il Como: “Sono gli organismi di competenza che decidono queste cose. Purtroppo si va verso una globalizzazione di questo tipo: bisogna accettare le cose e il cambiamento. Se ci diranno che si giocherà a Perth andremo a Perth, se resteremo in Italia giocheremo in Italia”.

Massimiliano Allegri, allenatore Milan

“Pressione? Normale avercela: sono l’allenatore del Milan”

Pulisic dal 1′ oppure meglio farlo entrare a gara in corso? “Indipendentemente da lui o altri nomi, la situazione è questa: ora a calcio si gioca in 15, le cinque sostituzioni diventano determinanti. Nell’ultima mezz’ora le partite cambiano: a volte quelli che giocano di meno sono i punti più importanti che ti aiutano a raggiungere l’obiettivo”.

Massimiliano Allegri, allenatore Milan

Allegri ha analizzato anche l’aspetto difensivo: “Tutta la squadra si deve comportare in un certo modo, non è solo un discorso dei difensori. Tutti hanno la voglia di migliorarsi: ognuno si deve mettere in discussione. Dobbiamo pensare a quello che sarà, non a ciò che è stato fatto”. E l’importanza della fase realizzativa: “Non so se arriveranno a fare 15-20 gol, ma tutti devono avere la convinzione di fare quei gol. Loftus-Cheek non può non segnare in campionato. Rabiot ha detto che ne farà 11? Io spero almeno 8. Non è una questione di moduli, ma di caratteristiche dei giocatori”.

Infine, un’ultima analisi sui nuovi arrivati: “Odogu è arrivato per ultimo, ma si è presentato molto bene. Lo stesso vale per Athekame. Ricci? Sono molto contento di Samuele perché è cresciuto molto quando è arrivato, anche a livello fisico. Ha una gamba più forte: è un ragazzo molto intelligente e tatticamente bravo. Si tratta di un percorso di crescita che devono fare tutti in squadra”.

Redazione

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