La Juventus ha battuto in trasferta il Lecce e si è portata momentaneamente in testa alla classifica. I bianconeri si sono imposti per 3-0 grazie alla doppietta di Vlahovic e al gol di Bremer. Al termine della partita, Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Dazn.
L’allenatore bianconero ha commentato la partita: “C’è stato un momento, che può capitare, in cui si è abbassata l’attenzione e abbiamo un pochino rischiato. Le partite sono lunghe, se subisci un gol, poi diventa tutto più complicato perché psicologicamente si rovescia la partita. Il calcio di oggi è questo, nell’ultimo quarto d’ora le partite cambiano. I ragazzi sono stati molto bravi stasera“.
Poi, ha proseguito: “Ci siamo allenati per cercare di vincere più partite possibili. Poi soprattutto la gestione della partita, siamo cresciuti in questo. Stiamo meglio fisicamente, c’è più autoconsapevolezza da parte di tutti. Stasera è stata complicata, il Lecce ha corso e pressato. Abbiamo avuto qualche buona occasione nel primo tempo, poi loro sono un po’ calati e noi siamo rimasti lucidi“.
Oggi Allegri ha raggiunto 300 vittorie in Serie A ed è diventato il terzo della storia a raggiungere questo traguardo e tra due partite potrebbe raggiungere il secondo posto all-time proprio nel match contro l’Inter: “Per noi è importante arrivare allo scontro diretto in condizioni ottimali. Poi soprattutto per avere grandi vantaggi sulla quinta, oggi siamo a circa 19 punti. Però sono contento delle 300 vittorie, ringrazio tutti i giocatori che ho allenato. Mi ritengo fortunato perché ho allenato e alleno giocatori straordinari. Anche oggi quando li rivedo mi emoziono”.
Allegri ha parlato anche di Vlahovic: “Ci stiamo allenando per fare il meglio possibile per attaccare meglio e smarcarsi. Smarcarsi è molto importante nel calcio, come il controllo della palla. In questo momento i ragazzi stanno facendo molto bene. Vlahovic ha fatto bene a ‘rubare’ il gol a McKennie? No… McKennie ha anche paura dell’aereo, il gol ci voleva per fare il viaggio in treno…”.
L’allenatore ha parlato del suo percorso da quando è tornato alla Juve: “Quando sono tornato a Torino, il primo anno c’è stato un pizzico di presunzione da parte di tutti, si pensava di tornare subito a vincere, invece non è stato subito così. Mi è servito un po’ di tempo per riabituarmi dopo due anni, dovevo conoscere la squadra. Ora stiamo lavorando e crescendo insieme dal 2021. C’è un buon gruppo, siamo cresciuti tutti. Quest’anno è arrivato il nuovo direttore, che sta lavorando molto bene con Manna”.
Infine, ha concluso: “Nel calcio non c’è niente di impossibile o almeno averlo nella nostra testa. La convinzione, la voglia di fare qualcosa di straordinario, rendere le cose impossibili possibili: questo vuol dire fare il massimo. Poi se c’è qualcuno più bravo di te, gli vai a stringere la mano. La squadra sta crescendo molto bene, come tutto l’ambiente e di questo sono molto contento. Parlo in generale, nulla è impossibile. Questo sprona a fare cose al di sopra delle proprie possibilità”.
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