Se sei un ragazzino di quattordici anni prenotare una partita nel gabbione di un qualsiasi stabilimento balneare di Livorno equivale a un’impresa. E non stiamo esagerando. Pensate che per assicurarsi un’ora sul campo i livornesi si presentano alle prime luci dell’alba sulla porta della segreteria. Se tutto è già stato prenotato, si passa al giorno dopo. E così via. Ma la delusione di non trovare lo spazio per una partita tra amici potrebbe essere cancellata sapendo che, quello stesso spazio, è stato prenotato da Massimiliano Allegri.
Perché una volta finito il campionato l’allenatore della Juventus passa gran parte dei suoi momenti estivi sulle mattonelle dei Bagni Fiume. Lì ci sono gli amici di una vita, la fila al self-service del bar per pranzare e i bambini che dal trampolino lo circondano per una foto. Poi ci sono le gabbionate. Appuntamento fisso con le scarpette e il cemento. Ecco, proprio negli scorsi giorni una mareggiata con onde alte quattro metri ha travolto il gabbione dei Bagni Pancaldi distruggendolo. Allegri non ha esitato: contribuirà alle spese necessarie per la ricostruzione.
L’acqua ha invaso il lungomare, portando meduse e detriti sull’asfalto. Sembra una scena di un film di fantascienza, ma sono i segni della forte mareggiata che negli scorsi giorni ha colpito la città di Livorno. A rimetterci sono stati i Bagni Pancaldi: raggiunto il milione di euro di danni e gabbione storico nato negli anni ’50 totalmente distrutto. “A poche ore dalla mareggiata che ha colpito Livorno mi è arrivata la chiamata di Allegri. Il gabbione dei Pancaldi è una struttura storica per la città. Si è subito preoccupato dimostrandosi desidoroso di intervenire per riparare una struttura che anche lui utilizza a più riprese durante il periodo estivo che trascorre a Livorno. Mi ha fatto molto piacere, gli ho detto che nei prossimi giorni intrecceremo la sua volontà con i percorsi di sistemazione dei danni che abbiamo avviato” ha sostenuto il Sindaco di Livorno Luca Salvetti ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
Quante volte abbiamo sentito pronunciare la parola gabbione nel bel mezzo di una conferenza stampa della Juventus? Allegri ha ragione: la competizione è altissima, il più bravo vince. I ritmi sono frenetici, non esistono linee e si gioca anche nelle ore più calde. Il merito è di Armando Picchi, che durante l’estate del 1953, ancor prima di diventare una bandiera dell’Inter, decise di costruire una rete metallica sopra il campo da basket dei Bagni Fiume, a Livorno. La palla non cadeva mai in acqua, la passione per il gabbione si diffuse per tutto il lungomare livornese. Negli anni Picchi invitò sul campo di cemento Corso, Burgnich e Facchetti. Una gabbionata, il sole che batte sulla pelle e poi un tuffo in mare con le cabine che preparano i tavoli per la cena. Armando Picchi ha segnato la storia degli stabilimenti balneari costruendo un simbolo che ancora oggi è un pilastro per i livornesi. Insomma, che sia estate o inverno quando il gabbione chiama, Allegri risponde presente.
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