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Allegri: “Col Parma conta solo vincere. CR7? Ieri era arrabbiato”

Vincere è l’unico risultato possibile domani. Parola di Massimiliano Allegri che intervenuto in conferenza stampa, alla viglia della gara con il Parma, ha parlato delle difficoltà che si troverà davanti la sua Juventus domani su un campo difficile. Spazio anche a CR7 che non si è presentato ieri alla premiazioni per il miglior giocatore UEFA dell’anno e a qualche rivelazione sugli undici titolari che scenderanno in campo domani. Ecco le sue parole:

“Come sta la squadra? Ci sono tante partite, domani sarà l’ultima di questo mini-ciclo. Poi dopo la sosta dovremo essere tutti in condizione. Nel calcio contano due cose: correre e vincere le partite. Il resto sono chiacchiere. Dobbiamo portare dei risultati importanti alla società.

Ronaldo? Cristiano sta bene e si allena bene. Ieri era arrabbiato, perché ha vinto la Champions segnando solamente 15 gol. Questo dimostra quanto lui continui a lavorare e a voler essere sempre il migliore. Ieri non si è presentato? È una scelta personale che va rispettata. L’anno scorso è stato capocannoniere in Champions, quindi ha fatto una grandissima annata. Domani gioca? Lui e Mandzukic giocheranno sicuramente. Gli altri non lo so…

Il Parma? Abbiamo una partita importante da vincere, su un campo in cui storicamente la Juve fa fatica. Bisognerà essere belli tosti: da questi campi devi uscire con i tre punti, è qui che si vincono i campionati. Dovremo anche avere rispetto, la vittoria però è obbligatoria.

La difesa resterà la stessa? Domani ho solo un dubbio in difesa, a destra, tra Cuadrado e Cancelo. Gli altri restano gli stessi. Per il centrocampo vedremo se giocare a 2 o a 3. In ogni caso credo che anche domani saranno determinanti i cambi.

Vogliamo migliorare anche la qualità del gioco quest’anno? Non voglio diventare un modello, scuola non ne faccio. Quando smetterò poi mi dovranno spiegare cosa vuol dire giocare bene. Ogni tanto mi incuriosisce la cosa. Se vogliamo divertirci poi possiamo giocare tranquillamente facendolo, però poi si comincia a dire che giochiamo bene ma non vinciamo. C’è bisogno di equilibrio. Quando ho iniziato ad allenare mi piacevano molto quelli che vincevano.

Cosa c’è di diverso in questa stagione rispetto alle altre? Che per vincere bisognerà faticare di più, le squadre si sono livellate verso l’alto. L’Inter ha un’ottima squadra, il Napoli ha un allenatore vincente, la Roma pure ha rinnovato molto. Vincere lo Scudetto sarà difficile“.



Redazione

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