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​Allegri chiama, Pjanic risponde. In una notte di chiaroscuro

Massimiliano Allegri l’aveva chiesto esplicitamente, il giorno prima di affrontare il Napoli. “Dobbiamo ritrovare dei gol da parte dei centrocampisti”, aveva detto l’allenatore della Juventus, associando il rendimento dei mediani a quello in termini realizzativi di Mario Mandzukic. La risposta gli è arrivata sul campo, perché a decidere la gara che con ogni probabilità ha indirizzato ancora una volta lo scudetto verso la Torino bianconera, sono state due reti arrivate proprio da quella zona di campo, con Miralem Pjanic ed Emre Can.

Notte in chiaroscuro però, per il bosniaco, che ad inizio ripresa ha rimesso in discussione l’esito della contesa procurandosi un’evitabile seconda ammonizione, pareggiando il numero degli effettivi sul terreno di gioco e annullando quindi un vantaggio importante. Eppure, anche lui aveva predetto di assumersi una certa responsabilità sui calci piazzati in prossimità della porta. Situazione di gioco che finora era stata quasi egemonizzata da Cristiano Ronaldo che, con un’insaziabile fame di gol, ha provato in più occasioni a far centro su punizione, senza però riuscirci ancora. Ma quando proprio il portoghese ha saputo procurarsi un fallo sui 20 metri, causando anche l’espulsione di Meret, Pjanic ha mantenuto la promessa. “Se c’è una punizione pericolosa dal limite la calcerò io” aveva annunciato prima dell’incontro di Champions League contro l’Atletico Madrid, un paio di settimane fa.

L’occasione che desiderava gli si è presentata al San Paolo, l’esecuzione è stata semplicemente da manuale, approfittando anche del disturbo dei compagni in barriera. Curioso che con Dybala, Pjanic e Cristiano Ronaldo in rosa, tra i migliori tiratori di punizioni in Europa, soltanto ad inizio marzo la Juventus abbia trovato la rete calciando direttamente da palla inattiva. Tuttavia, con un ottavo da giocare e una rimonta da compiere, tra le indicazioni positive che accompagneranno il rientro di Allegri a Torino, c’è che la squadra sotto questo aspetto ha risposto puntuale. Poi anche da un altro punto di vista perché, come l’Atletico Madrid ha dimostrato, i calci da fermo possono essere decisivi per vincere le partite che valgono una stagione.

Salvatore Malfitano

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