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Alla scoperta di Jhon Fredy Miranda, il nuovo “crack” del Chievo

Un naciente crack”. Ne sono certi in Colombia, terra natia del nuovo colpo di mercato del Chievo: John Fredy Miranda. Operazione conclusa, per la quale si attende solo l’ufficialità: prestito con diritto di riscatto fissato ad 1 milione di euro, davanti a quello che potrebbe rivelarsi un vero colpo di mercato anche in prospettiva futura.

Il giovane attaccante, classe 1997, è stato acquistato dai gialloblu dall’Independiente Santa Fe, dove è cresciuto calcisticamente ed spesso riuscito, nonostante l’età, ad incantare i suoi tifosi, rubando la scena a chiunque.

L’aggettivazione “attaccante moderno” sembra calzargli a pennello: seppur non si possa certamente definire un ariete (1,74 m di altezza), Miranda riesce comunque a far sentire la sua presenza in area di rigore al meglio, grazie alle sue capacità tecniche elevate. Piede destro, rapido, brevilineo, equilibrato e dotato di un ottimo dribbling, con le migliori prestazioni offerte, sinora, in nazionale: nell’ultima Copa Nacion under 16, in cui la sua Colombia si è arresa solo in finale al Messico, John è stato il miglior giocatore del torneo, segnando più tutti. Nessuna novità per chi lo conosce bene e lo ha visto mettersi in mostra già nel 2011, nel campionato sub 15 giocato in Uruguay.

Un talento accompagnato da grandi ambizioni: il presente di Miranda, ora, si chiama Chievo Verona, sicuro nello scommettere sulle potenzialità del giovane attaccante colombiano. Nuovo crack pronto, per davvero, ad esplodere con la maglia gialloblu addosso.

Ubaldo Gulotta

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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