Alexis Sanchez, doppietta col Cile e ora la sfida a Mou. Cambio ruolo? Il segreto è sul web…
Partita iniziata con qualche dubbio, poi finita con un
‘Vamos Chile!’. Dubbi sì, intorno alla condizione di Alexis Sanchez.
Out sei giorni fa contro la Colombia per un problema al bicipite
femorale, questa notte è comunque sceso in campo con la sua Nazionale, ha segnato una doppietta e guidato la rimonta sull’Uruguay
di Cavani. Un recupero-lampo, non voleva perdersi la sfida con la
Celeste. Troppo importante. Chi, invece, la pensava diversamente era Wenger,
che da Londra in realtà sperava che Sanchez proprio non giocasse. “E’ un
suicidio!”, senza mezzi termini il francese. Perché Alexis non
potrà nemmeno mancare sabato, quando sarà tempo di tornare a pensare esclusivamente alla
Premier e l’Arsenal è atteso a Old Trafford da Mourinho e i suoi.
Anche questa non una sfida qualunque per lui, Gunner – e
capocannoniere della squadra di Wenger – che insegue a meno 2 il
Liverpool capolista. Sanchez ci tiene, è chiaro. E lo dimostra il
fatto che quando non si allena studia, per colpa (o merito?) di
Arsene Wenger che l’ha spostato ancora più avanti: “Ho la
possibilità di avanzare ancora di più, di andare ancora di più in
profondità, il che significa che posso trovare meglio i miei
compagni. L’allenatore decide, sceglie lui dove devo posizionarmi –
ha proseguito Sanchez -. Mi ha chiesto di giocare lì e io gli ho
detto che per me andava bene, così guardo alcuni video su internet
per vedere come poter migliorare i miei movimenti e come adattarmi in
quel ruolo”.
Studente sì, provando a diventare un attaccante di Premier
modello. Almeno in campo. Perché il consiglio di Wenger, di non
giocare stanotte, non l’ha proprio ascoltato. Ma al Nacional di
Santiago del Cile alla fine ha vinto lui; adesso c’è Old Trafford,
il ritorno a Londra e due giorni per preparare la sfida allo United.
In mezzo un viaggio dal Cile all’Inghilterra: ore di volo, magari
utili anche per guardare qualche altro video. Per diventare un
perfetto attaccante di Premier League, anche perché lo stesso Sanchez non ha dubbi: “Mi piace essere un
centravanti”.