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Cossalter, prima rete in serie D per il “bimbo” prenotato dalla Juventus

Mancava solo la rete per battezzare il “piccolo Romario” del bellunese e puntale è arrivata ieri. La carta d’identità dice 2 maggio del 2000, 16 anni, ma quando vedi Cossalter di persona non riesci a crederci. Però date giusto il tempo al “bimbo” di infilare le scarpette e in pochi minuti capirete perché gioca con i “grandi”. Alex, stesso nome del suo idolo Del Piero, ad appena 15 anni ha debuttato con gol nell’Eccellenza veneta e quest’anno è uno dei “fenomeni” del 2000. Cossalter è nato a Feltre, in provincia di Belluno, ed è l’orgoglio del settore giovanile dell’omonima squadra locale, l’Union Feltre, girone C della serie D. L’esordio è avvenuto nell’affascinante Nereo Rocco di Trieste, la prima rete in D ieri nel largo successo per 4 a 1 dei bellunesi sul Carenipievigiana. Adesso lo vuole mezza serie A. Cagliari, Bologna, Udinese, Atalanta se lo contendono, ma c’è una squadra che ha una corsia preferenziale. A distanza di più di vent’anni la Juventus ha un altro giovane Alex tra le mani: il provino con la Primavera bianconera è stato solo rimandato. Scuola, campo d’allenamento, casa: questa la dura vita di un talento precoce.


“Si, faccio il Liceo, indirizzo scienze applicate” – racconta Alex ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com “Al momento me la cavo abbastanza bene. A scuola finisco all’una e alle due parto per il campo, che dista appena dieci minuti da casa mia: ho la fortuna di essere molto vicino. Finisco alle cinque e mezza-sei. Tornato a casa studio e poi dipende. Se avanza tempo esco con gli amici, altrimenti mi concedo giusto una partita a Fifa o ascolto musica. Non ho un genere preferito, se un pezzo mi piace lo ascolto fino a quando non mi stufa“.

La timidezza iniziale si scioglie improvvisamente. Alex, raccontaci i tuoi primi incontri con il pallone:La mia passione per il calcio è nata da piccolissimo, seguendo in tv la mia squadra del cuore, la Juventus. Il mio primo campo da gioco è stato il giardino di casa e il primo allenatore mio padre. Quanti vasi ho rotto! Mamma era disperata, poi per fortuna ho aggiustato la mira (ride). Papà mi ha insegnato le prime cose e tra l’altro è stato giocatore quindi un ottimo maestro”. Quali soni i tuoi idoli e i tuoi modelli? “Da piccolo impazzivo per Alessandro Del Piero. Adesso mi piacciono molto Sebastian Giovinco e Paulo Dybala. Studio sempre l’argentino durante le partite nella speranza di riproporre qualche movimento o qualche giocata, anche se lui è super”.

L’anno scorso il primo gol tra i grandi: cosa hai provato? Sensazione bellissima, anche se devo ammettere che non è stato un gol memorabile. Perdevamo quattro a zero e la mia era la rete della bandiera. Da una parte ero felice, il cuore batteva forte, ma dall’altra ero dispiaciuto per la mia squadra. Alla fine è sempre un gol dai, personalmente rimarrà indimenticabile: per me è stato importante”. Ti descrivi tecnicamente? “Ho giocato in tutti i ruoli dell’attacco: esterno, punta centrale, trequartista. Mi piace puntare l’avversario e tentare il dribbling, penso che sia una delle mie caratteristiche migliori insieme alla velocità. E’ solo un punto di partenza, devo lavorare molto su tutto, naturalmente. In particolare sento di dover migliorare il tiro e la freddezza sotto porta”.

Cossalter è nel giro dell’Under 17 di Emiliano Bigica. Alex, raccontaci come i tuoi amici hanno preso la tua improvvisa notorietà: “Sono molto contenti. Mi dicono sempre di stare tranquillo, di rimanere umile e disponibile e di non montarmi mai la testa. Io replico sempre che non li deluderò.Cerco di non pensarci: sono sogni. Stanno accadendo tante cose belle ultimamente e cercherò di dimostrare di essere all’altezza. Quando sono in campo riesco a tranquillizzarmi, non sono solo. Ho una squadra con me”.

Visto che parliamo di sogni qual è quello più grande? Me ne concedi due? Il primo è arrivare in serie A, ma so che la strada da fare è tanta e ci saranno grandi ostacoli da superare. E visto che ci siamo, magari sarebbe bellissimo se l’esordio in A avvenisse con la mia squadra del cuore, la Juventus”. La maglia bianconera numero 10 lasciata da Pogba ha un nuovo pretendente…

Francesco Caruso

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