“La storia è già scritta, stasera si va a Torino per diventare leggenda”, hanno le idee ben chiare i tifosi dell’Alessandria. Orgogliosi, motivati, pronti a perdere la voce. Carichissimi: tensione a mille. Comunque vada saranno loro i veri vincitori della competizione. La favola di una squadra di Lega Pro che è riuscita a sconfiggere i giganti di Serie A: una specie di Davide contro Golia, che riflette i veri valori di un calcio ormai quasi dimenticato e fatto di sogni, in cui la disponibilità economica passa in secondo piano di fronte alle motivazioni di chi ancora ha tutto da conquistare.
E che tifosi. Quasi 50 pullman prenotati in direzione Torino, centinaia di macchine e più di 20000 tifosi al seguito della squadra: se questo non è amore per i propri colori… In una città di circa 90000 abitanti poi, ciò non significa altro se non che la passione e l’entusiasmo per questa partita è travolgente. Entusiasmo alimentato anche dal recente acquisto di Iocolano, o meglio “Iocolinho“, il top player della Lega Pro: in città le parrucche per rappresentare la folta chioma del giocatore sono già andate a ruba. In mattinata poi, assalto alle edicole e ai negozi: nessuno vuole perdersi gadget e locandine da collezione, che rimarranno nella storia di questa società, di questa città e di questo popolo. Semplicemente la storia dei ‘grigi’. Dopotutto, loro hanno già vinto.
“Siamo ancora più carichi rispetto a La Spezia – raccontano gli alessandrini – Non sarà facile, perché sappiamo che essendo una partita doppia può succedere qualsiasi cosa, ma sognare non costa nulla. I giocatori e la società sono un grande motivo d’orgoglio per noi: ci dimostrano di voler puntare sempre più in alto, vogliono conquistare la Serie B e noi siamo con loro. Non vediamo l’ora di comprare le sciarpa commemorativa per la partita di stasera: la terremo per sempre come una reliquia e la regaleremo ai nostri nipoti”. Oggi essere un tifoso grigio vale di più, molto di più. Anzi, in fondo in fondo, quest’Alessandria provoca simpatia un po’ a tutti, anche a chi l’affronterà questa sera perché, fin da bambini, ci è stato insegnato che le favole terminano sempre con un lieto fine.
E quanti messaggi d’incoraggiamento da tutta Italia: su tutti ha commosso il messaggio degli Ultras del Torino, gemellati insieme al Genoa proprio con l’Alessandria e che stasera presenzieranno in curva, in onore di chi ormai non c’è più, ma che con loro ha condiviso mille battaglie e verrà ricordato per sempre per i valori umani e l’affetto donato e ricevuto, prima che per la fede calcistica. Stasera il pensiero sarà rivolta anche e sopratutto a lui. E allora… Che la festa abbia inizio! Sì, perché queste occasioni dovranno essere ricordate proprio come una festa. Pranzo, ultimi dettagli e poi via, verso quello stadio ‘Olimpico’ che stasera sarà la casa dell’Alessandria: un ‘Moccagatta’ esportato a Torino. L’attesa è travolgente, irresistibile, affascinate. La “Cenerentola” della competizione che sfiderà in semifinale di Tim Cup il Milan: cose da pazzi, cose da ‘grigi’. L’ultimo, anzi penultimo capitolo della favola sta per essere scritto: “Io sono leggenda”, niente Will Smith ma Gregucci e la sua squadra, pronti a recitare la parte degli attori protagonisti. Un pizzicotto non servirà a svegliarli: è tutto così dolcemente vero.
Alberto Trovamala
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