I soldi non fanno la felicità. E, a quanto pare, non garantiscono neppure risultati sui campi da calcio. E così l’Alcoyano ieri sera ha scritto una pagina importante di storia, battendo il Real Madrid ai sedicesimi di Copa del Rey. Un impero economico contro una piccola realtà, ma a spuntarla è stata – contro ogni pronostico – proprio la seconda.
Basti pensare che Antonio Justicia – il presidente del club valenciano rimasto a casa perché positivo al Covid – spende meno di 800mila euro di stipendi annui, mentre al Real il giocatore meno pagato – Valverde – guadagna 2 milioni. E chissà che Justicia non porti fortuna: li suo insediamento è arrivato prima di un’altra partita storica, quella contro l’Huesca nel turno precedente di Copa del Rey.
E pensare che, fino a ieri, Alcoyano non aveva neanche una pagina Wikipedia in italiano. È stata creata proprio dopo la vittoria contro il Real Madrid. D’altronde, la partita di ieri rappresenta il punto più alto di una storia quasi centenaria (la fondazione risale al 1928).
Il club della comunità valenciana d’altronde non ha una storia gloriosa. Conta 4 campionati disputati nella Liga – tutti tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Così come 4 sono le volte che ha giocato nelle competizioni regionali (ovvero quelle dilettantistiche), di cui 3 negli anni Settanta. Principalmente l’Alcoyano ha viaggiato tra la terza e la quarta divisione spagnola: poco a che vedere, insomma, con il palmares del Real Madrid.
E i calciatori? Decisivi, nella sfida contro il Real Madrid, sono stati José Solbes e Juan Antonio Casanova Vidal. Nel minuscolo El Collao, stadio da 4850 posti (la curva del Bernabeu ospita più del doppio degli spettatori), due semi sconosciuti sono diventati gli eroi di Alcoy.
Solbes, difensore centrale ventunenne, addirittura ha segnato il suo primo gol da professionista: prima di questa stagione aveva visto solo 6 volte la panchina della terza divisione con l’Hercules. Quest’anno il trasferimento in prestito al Alcoyano, di cui è diventato titolare inaomovibile. Leggermente diversa la storia di Casanova: mediano che non è mai andato oltre la Serie C spagnola, ma che difficilmente poteva pensare di segnare al Real Madrid alla soglia dei 31 anni (li compirà il 26 gennaio).
'Tienes más moral que el Alcoyano' è il motto della società. Un modo per dire che prima di tutto contano i principi morali che la squadra mette in campo. Lottare sempre, arrendersi mai. Neanche quando sei in inferiorità numerica, neanche contro il Real Madrid.
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