Intanto è Alberico. Con la C. Lui, Evani, ormai ha smesso di specificare il suo nome di battesimo. E da sempre, per tutti, è Chicco. Non Bubu, lo detesta. Ma per qualche giorno sarà soprattutto il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Perchè Roberto Mancini, almeno fino a metà di questa settimana, sarà a casa, in isolamento causa poisitività al Covid-19. E allora toccherà a lui sostituire il CT.
Una promozione temporanea, ma non casuale per Evani. "Allenatore federale" se ce n'è uno, Evani ha fatto tutta la trafila come CT delle Nazionali giovanili partendo dalla Under 18 e arrivando fino alla Nazionale A, con la quale questa sera farà il suo esordio assoluto in panchina nell'amichevole contro l'Estonia.
Una carriera colorata di rossonero da calciatore ma anche da allenatore. I tredici anni vissuti in campo, da calciatore del Milan fanno parte della storia. Basta leggere il palmares: 3 scudetti, 2 Coppe Campioni, 2 Coppe Intercontinentali. Uomo di passaggio tra i due grandi Milan: protagonista assoluto con Sacchi, comprimario con Capello. Due anni vincenti, poi l'addio. La Sampdoria, ma soprattutto il Mondiale del 1994, sempre con il padre putativo Sacchi. Due presenze, un infortunio e un rigore segnato a Pasadena che, purtroppo, ricordano in pochi.
Nel 1998 l'addio al calcio e il ritorno al Milan, da allenatore, per un altro decennio. Dalle giovanili fino alla Primavera, passando per uno Scudetto Allievi nel 2007. Poi il cordone ombelicale con quei colori si slaccia. Nel 2009 tenta l'avventura tra i professionisti, al San Marino. Dura 10 mesi, arriva l'esonero e probabilmente anche la consapevolezza che i giovani sono la sua "cifra", il suo pane. Per questo l'anno successivo accetta di fare il secondo a Massimo Piscedda nella Under 19.
Torna alle origini, alla selezione dei giovani. Dopo poco si aprono le porte dell'Under 18 da CT, Chicco non ci pensa un attimo e accetta. Da lì la scalata. 18, 19 e la 20, con l'acuto del Mondiale del 2017. In quella Nazionale c'erano Barella, Orsolini, Mandragora tra gli altri. Arriva la medaglia di bronzo ma anche la promozione in Nazionale A: vice di Giampiero Ventura. Come andò quell'avventura lo sappiamo tutti: esonerato Ventura, Di Biagio promosso e quindi Nazionale Under 21 vacante. Ma c'è Chicco, l'allenatore federale. Due partite "ad interim" sulla panchina degli Azzurrini, due belle vittorie. Sembrava suo il dopo Di Biagio, ma in Federazione fanno altre scelte e arriva Nicolato.
E allora Mancini decide di riportarlo su con sé, nella Nazionale dei grandi. Domani avrà un'altra occasione in panchina. Ancora "ad interim", ancora per quell'Azzurro diventato ormai seconda pelle.
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