Categories: Interviste e Storie

Al di là della partita, al di là della sfortuna: bentornato Yeray Alvarez. Il calcio è fiero di te

Oltre i colori. Al di là della partita, al di là del calcio. Perché questo sport, signori, non è solo un gioco. Di più. Chiamatela vita. Come quella di Yeray Alvarez: un ragazzo prima, un calciatore poi. Che oggi ha legato il suo futuro all’Athletic Bilbao: rinnovo fino al 2022. ‘Ok, questa è solo cronaca’. No, c’è di più. Si va oltre i limiti. Alla faccia della sfiga. Contro il cancro. Perché Yerai fino a poco tempo fa era malato. Già, fino a poco tempo fa. Ora c’è. Di nuovo lì, al centro della difesa del San Mamés. E scusate se è poco.

Emozioni vere. Che ritorno, sabato scorso contro il Barcellona. 90 minuti di vita, tutti d’un fiato. E poco importa il risultato: 0-3. Sconfitta: Pablo Alcacer, Messi e Aleix Vidal. Amen. Dicevamo? Sì, al di là della partita. E così è stato. Bentornato Yeray. A 22 anni sei nato due volte. La prima volta a Barakaldo, nel 1995. La seconda, sabato, è stata ancora più bella: in mezzo ai suoi tifosi. Allo stadio, il suo. Cresciuto da sempre nell’istituzione Basca. Fatto in casa, grazie ad un’identità ben radicata.

Certo, sei stato un po’ sfortunato: è vero. Ma sei stato anche più forte. E tutti ti sono stati vicino, a partite da quel maledetto giorno. Lo scorso dicembre, quando il presidente Josu Urrutia e il responsabile medico Jotxean Lekue comunicarono la triste notizia: “Tumore al testicolo”. Ma lui, Yeray, era sicuro: “Tranquilli, andrà bene, tornerò più forte. Grazie a tutti per i messaggi e per tutto l’appoggio, l’ho apprezzato molto”. Ma se uno è capace di marcare stretto i più grandi attaccanti della Liga, beh: allora saprà duellare pure con questo terribile avversario. Proprio così. Intanto arriva il nuovo anno 2017. Sfortuna? Tutt’altro. Ci sono gli ottavi di Copa del Re. Arriva il Barcellona. All’andata, prima del fischio d’inizio, i blaugrana indossano questa maglietta: Get Well Soon Yeray”. Dai, non c’è bisogno della traduzione. Al minuto 27 poi, come il suo numero di maglia, parte l’applauso totale di tutto lo stadio. Emozione. E la promessa è stata poi mantenuta. Proprio ancora contro i catalani, questa volta in campionato. Sabato scorso. Con Ernesto Valverde felice di riabbracciare il giovane difensore. Pieno di gioia e adrenalina. Oltre ai colori, al di là della partita. Bentornato Yeray Alvarez. E tante grazie a te, calcio.

Redazione

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