L’Associazione Italiana Arbitri prende posizione dopo l’aggressione a un proprio tesserato in Promozione laziale. Il caso, l’ottavo registrato in zona nella stagione sportiva attualmente in corso, ha portato l’organo di controllo arbitrale a decidere di non inviare nessun ufficiale di gara nel campionato in questione nel corso del prossimo weekend. Una scelta dura, con il presidente dell’AIA Marcello Nicchi che ha deciso di schierarsi apertamente a seguito dell’accaduto mediante un comunicato ufficiale.
“COMUNICATO STAMPA
CALCIO, ARBITRI INIZIATIVA DELL’AIA A SEGUITO DELL’ENNESIMO EPISODIO DI VIOLENZA AI DANNI DI UN ARBITRO
Roma – Ieri si è consumato l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un arbitro, che era stato designato per la direzione di una gara del campionato Promozione del Lazio, regione dove si sono registrati già otto casi dall’inizio della stagione sportiva. Nella circostanza il giovane associato è stato aggredito selvaggiamente e costretto a ricorrere a cure mediche urgenti di pronto soccorso ospedaliero, dove è tuttora ricoverato.
Dopo questo ennesimo ed increscioso episodio, il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, annuncia una presa di posizione forte e decisa per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti i soggetti coinvolti ma anche dell’opinione pubblica sul tema della violenza nel calcio.
Pertanto, questa settimana l’AIA non invierà direttori di gara ai campi di gioco per tutte le partite in programma nei campionati dilettanti del Lazio. Si valuteranno nuove e analoghe iniziative al verificarsi di ogni ulteriore episodio di violenza grave.
Della situazione generale annosa e dell’iniziativa in particolare sono stati informati il Presidente Federale, il Presidente della LND e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per lo Sport”.
Sull’argomento è intervenuto anche il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti: “Pima di tutto voglio mandare la mia personale solidarietà a Riccardo Bernardini, il giovane arbitro che è stato aggredito ieri a Roma al termine di una partita. Non è un episodio isolato: ogni anno subiscono aggressioni circa 500 giovani arbitri nei campionati dilettantistici e giovanili. Basta violenza, lo sport è competizione e amicizia, le aggressioni sono vergognose e inaccettabili. Ne abbiamo parlato con il ministro dell’interno Matteo Salvini e già domani incontreremo, se lui fosse disponibile, il presidente degli arbitri Marcello Nicchi.”
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