L’AIA ha deciso di oscurare il proprio sito dopo l’aggressione subita dall’arbitro durante la gara Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara
Un episodio che lascia tanta amarezza. Durante la gara Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, match di playoff dei provinciali di Acireale, l’arbitro Diego Alfonzetti ha subito una violenta aggressione.
Durante i tempi supplementari del match, alcuni giocatori e altre persone hanno accerchiato e aggredito il direttore di gara, 19enne della sezione di Acireale. L’arbitro è stato costretto a difendersi da calci e pugni, ed è stato colpito da un assistente di parte con una bandierina. Sono dovuti intervenire i Carabinieri allo stadio “Averna” per tranquillizzare la situazione, ed è stata aperta un’indagine per ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili.
Un triste episodio sul quale si è espressa anche la società ospite, il Pedara, con un comunicato ufficiale: “Non è minimamente accettabile che al giorno d’oggi una partita di calcio, men che meno di ragazzi, possa sfociare in fatti di violenza incontrollata. Nessun episodio arbitrale, nessuna recriminazione o rivendicazione, può essere giustificata” si legge in un passaggio della nota del club.
La LND Sicilia ha condannato con fermezza l’episodio, esprimendo rammarico e distanza da quanto accaduto (L’ARTICOLO COMPLETO SU SERIED24.COM). Anche l’Associazione Italiana Arbitri ha risposto duramente, oscurando il proprio sito con un simbolo di non violenza.
L’AIA ha deciso di oscurare il proprio sito dopo l’ennesima aggressione subita da un arbitro. L’episodio della gara tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, infatti, è solo l’ultimo di una lunga serie.
Il presidente dell’AIA Antonio Zappi ha commentato così l’accaduto: “È una situazione ormai inaccettabile. queste incresciose aggressioni nei confronti dei nostri arbitri, spesso giovanissimi, picchiati da persone che per età potrebbero esserne i genitori solo per un fuorigioco o un rigore, devono essere oggetto di una profonda analisi, anche a livello istituzionale e politico, perché hanno assunto un significato non solo sportivo ma anche sociale che deve essere combattuto con fermezza da tutta la società civile“.
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