Interviste e Storie

La scommessa vincente di Giuntoli: così la Juve ha scoperto Adžić

Vasilije Adžić – IMAGO

Il gol del 4-3 contro l’Inter è il frutto di un lavoro di programmazione che la Juventus ha fatto con Adžić: i retroscena del suo arrivo.

Vasilije Adžić è l’uomo del momento in casa Juventus. Decisivo grazie al gol vittoria contro l’Inter nel derby d’Italia di sabato scorso, il classe 2006 montenegrino è definitivamente sbocciato. Un ragazzo nel quale il club bianconero aveva e ha creduto fin dal primo istante. Ma com’è arrivato a Torino?

Per ricordarcene, dobbiamo tornare indietro nel tempo. Grande merito della buona riuscita della trattativa è da attribuire a Cristiano Giuntoli, responsabile della sua scoperta. Tutto è iniziato nell’autunno del 2023 quando la Juventus formulò una prima offerta tra i 2,5 e i 3 milioni al Buducnost Podgorica, squadra in cui giocava all’epoca. L’intenzione era quella di portarlo a Torino il giugno successivo, dal momento che ancora non aveva raggiunto la maggiore età.

Adžić era considerato uno dei 2006 più forti d’Europa, un centrocampista versatile in grado di giocare da centrale, da trequartista o da ala in un tridente d’attacco. Nonostante la giovane età era titolare inamovibile e aveva già collezionato 6 gol e 2 assist in 23 presenze stagionali. Tornando alla trattativa, nella corsa per il montenegrino si inserì anche il Bologna ma il club bianconero riuscì ad avere la meglio grazie a un rilancio decisivo, con una cifra superiore ai 5 milioni di euro più percentuali sulla futura rivendita.

Quindi seguirono l’arrivo a Torino per le visite mediche e la firma, finalizzata una volta compiuti 18 anni. Una scommessa vincente su cui la Juventus ha fatto un lungo lavoro di programmazione che ha iniziato a dare i suoi frutti. Ora, Adžić è pronto a prendersi il suo spazio.

Adzic (IMAGO)

Tudor su Adžić: “Ha un tiro raro e qualità enormi”

Il suo tiro da lontano ha consegnato la vittoria alla Juventus nel derby d’Italia contro l’Inter e Igor Tudor ne ha parlato così in conferenza stampa: È un ragazzo su cui lavoriamo da 5-6 mesi, da quando siamo arrivati, perché crediamo sia forte – ha detto -. Abbiamo provato a fargli cambiare le sue abitudini che non ci piacevano e lui ha accettato”.

Sul talento montenegrino ha poi aggiunto: “Ha qualità enormi, avevamo visto durante la settimana che stava bene, c’era l’idea di metterlo dentro. Ha questo tiro che è raro, ha gamba, corsa, umiltà. Deve prendere questo gol per avere ancora più motivazioni per continuare a lavorare”

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

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