Tuta blu da meccanico, gomma da masticare sempre in bocca, capelli ricci e lingua tagliente. E la sciarpa della Roma poi, quella era immancabile. Dici Tomas Milian e pensi a Nico Giraldi e al Monnezza. E’ inevitabile. Non c’è uno senza l’altro. Due figure sovrapposte che hanno dato vita a due personaggi indimenticabili nella storia della commedia all’italiana. Strano scherzo del destino: un attore nato a Cuba diventato simbolo della romanità delle borgate. Quella un po’ sguaiata, senza freni, sincera e appassionata. Come la fede per la Roma, sempre presente nei film e alla fine diventata realtà. Perché Tomas Milian, al secolo Tomás Quintin Rodriguez, la Roma ha iniziato ad amarla per davvero forse “Amo “Er Monnezza” più di me stesso: quindi, sono della Roma anche io”. Ieri a Miami ci ha lasciato l’attore e l’uomo, ma con lui se n’è andato anche il personaggio, che per anni ha rappresentato l’icona del romano semplice, senza peli sulla lingua.
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