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​Abbiati: “Dopo Buffon vedo solo Donnarumma: gli altri portieri italiani non sono al loro livello”

Se ma ci fossero stati dubbi, Donnarumma li ha levati tutti nella magica serata di sabato. Non solo il “golazo” di Locatelli, ma anche le prodezze di “Gigio” hanno garantito al Milan i tre punti contro la Juventus del “numero uno dei numeri uno”, Buffon. L’avvicendamento, quando accadrà, sarà indolore per la nostra Nazionale, che passerà dalle mani di un fenomeno a un altro. Oltre a Buffon anche un altro grande portiere del recente passato si rivede in Donnarumma, è l’ex Milan Cristian Abbiati, il primo a effettuare il passaggio di consegne:

“In Gigio mi rivedo molto” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport “Caratterialmente ci assomigliamo. E’ introverso, non sente la pressione. Io non mi stupisco più da tempo. Lo vedevo in allenamento e quindi conoscevo le sue qualità. Le incognite erano l’impatto con San Siro e il peso della maglia da titolare. Un altro fattore complicato è la continuità, ma lui è sempre rimasto concentrato.E’ già ad alti livelli, ma ne ha ancora. Innanzitutto in termini di esperienza: se arriverà l’Europa, gliene porterà tanta. In termini tecnici può migliorare nelle giocate coi piedi, ma comunque lo vedo tranquillo. Le giocate le tenta comunque sempre e non butta mai via la palla. Un po’ come fa il Milan”.

Nel “big match” di San Siro tanti interventi prodigiosi: “Parata su Khedira? Io vi dico che la parata vera, la più difficile e importante, è stata l’uscita in anticipo su Pjanic. Tecnicamente perfetta, è stato sveglio e aggressivo. Dopo una parata del genere ti rendi conto che è successo qualcosa di importante perché tutti i compagni ti abbracciano, ma io realizzavo appieno solo quando mi rivedevo in tv“. “Gigio” è il futuro capitano del Milan? “Ha tutte le qualità, ma sottolineo la parola futuro. In prospettiva ci sta, ha il carattere giusto. Adesso però sono discorsi poco utili. La fascia mette pressione, lo dico per esperienza diretta. E ve lo dice uno freddo per natura”.

I “predestinati” si vedono in partenza: “Subito, fin da quando andavo a vederlo allenarsi in Primavera. Anche un cretino si sarebbe accorto che aveva qualità superiori alla media. Ripeto, mi rivedo in lui in certi aspetti caratteriali, direi che è un napoletano atipico. E ha una grande famiglia alle spalle. Rinnovo? Non voglio entrare nel merito del discorso relativo ai procuratori, dico solo che lo vorrei vedere nel Milan a lungo, perché il Milan ha trovato un punto di riferimento. E quindi deve restare dov’è. Non mi stupisce più nulla di Gigio. Buffon è in splendida forma, però dopo di lui vedo solo Donnarumma. Gli altri portieri italiani sono bravi, ma non al loro livello”.

Redazione

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