Abbiati: “Difficile immaginare un Milan senza Berlusconi. Entrare in società? Ci spero”
Guantoni in bacheca e scarpini al chiodo. Christian Abbiati ha detto addio al calcio giocato, lasciando in un periodo sicuramente complicato per le sorti del suo Milan, alle prese con mille dubbi societari. Direttamente dalla Rinascente di Milano – presente per la presentazione della nuova prima maglia della squadra – l’ormai ex portiere rossonero ha affrontato diversi temi caldi, partendo dal rapporto sempre più freddo tra la società e i tifosi: “Fa piacere il calore dei tifosi. Vuol dire che ho lasciato un bel ricordo anche se ho smesso da poco, questo mi riempie di grande orgoglio. Mi fa molto piacere partecipare a queste manifestazioni, rimani a contatto con i tifosi”. Sull’importanza dei tifosi: “I tifosi del Milan sono una delle parti fondamentali per far sì che tutti aiutino il Milan a ritornare grandi“.
Sull’addio al calcio: “Come ho già detto in passato soffrirò a luglio quando tutti i miei amici saranno in ritiro e mi chiameranno, allora lì un po’ di nostalgia ci sarà”. Su San Siro, la finale e il Milan: “Per me San Siro è la Scala del Calcio, è lo stadio più bello del mondo. In questo momento le milanesi sono un po’ in difficoltà, quindi mi auguro che prima possibile il Milan torni in alto, spero ci sia un progetto. Non so cosa succederà con la società, non sto leggendo niente, ma spero si riparta con delle idee chiare”. Sul possibile addio di Berlusconi dal Milan: “Ho detto che è difficile vedere un Milan senza Berlusconi, ha fatto la storia di questa squadra e l’ha portata in alto. Immaginare un Milan senza di lui è veramente difficile, non so quale sia la soluzione migliore. L’importante è che il Milan possa investire e tornare in alto”. Sul ricordo lasciato al Milan: “La cosa importante è che la gente mi riconosce come una persona seria, un professionista serio che rispetta le regole. Poi in campo ci sono degli alti e bassi, ma sono contento di quello che ho lasciato al Milan”. Sul desiderio di entrare in società: “In questo momento la società è in una fase di trattativa e non penso si possa muovere o pianificare qualcosa. Ci spero? Sicuramente”.