Interviste e Storie

Abate, il mea culpa dei calciatori e non solo: storie di esoneri e ripensamenti

Ignazio Abate, allenatore della Ternana (Imago)

Da Davide Nicola alla Salernitana al caso recente di Ignazio Abate alla Ternana: storie di esoneri e ripensamenti

Esoneri e ripensamenti. La vita di un allenatore, si sa, è legata ai risultati. L’esonero è all’ordine del giorno, meno un repentino ripensamento. Eppure, non è inusuale assistere a qualche clamoroso dietrofront.

L’ultimo è sicuramente quello alla Ternana. Nella serata di giovedì 6 febbraio, l’ex Milan Ignazio Abate aveva ricevuto la comunicazione dell’esonero. Il motivo? L’allenatore rossoverde aveva deciso di non convocare figlio del presidente, Mattya D’Alessandro.

Decisivo un lungo confronto tra squadra e il presidente D’Alessandro, che è poi ritornato sui propri passi e ha confermato Ignazio Abate in panchina nonostante fosse stato già individuato il sostituto (Fabio Liverani).

Quello di Ignazio Abate alla Ternana è soltanto l’ultimo caso di esonero e ripensamento.

Storie di esoneri e ripensamenti

Si è assistito a un caso analogo – l’unico – anche in Serie A. Nel gennaio del 2023, infatti, il presidente Danilo Iervolino aveva deciso di esonerare Davide Nicola dopo la pesante sconfitta contro l’Atalanta per 8-2. Nemmeno 36 ore dopo la comunicazione, il presidente granata ha deciso di fare dietrofront, confermando in panchina l’allenatore artefice della clamorosa salvezza l’anno precedente. Nicola, comunque, verrà poi esonerato quattro giornate più tardi (Qui l’accaduto completo).

“Siamo uomini prima che calciatori, le colpe sono più nostre che di Zauli. Ecco perché siamo andati dal presidente a chiedergli di non prendersela con l’allenatore”. Un caso particolare è quello accaduto a Crotone nella scorsa stagione. Il presidente Vrenna ha esonerato Lamberto Zauli, ma la squadra ha preso le parti dell’allenatore. Responsabilità dei calciatori, passo indietro della società calabrese: l’allenatore torna in panchina trenta ore dopo l’esonero.

Caso analogo a Lecco, sempre lo scorso anno. Dopo la sconfitta contro il Sudtirol, il patron Di Nonno ha comunicato l’esonero all’allenatore Alfredo Aglietti e il direttore sportivo Domenico Fracchiolla. Poi il clamoroso dietrofront nella notte: anche in questo caso, i senatori della spogliatoio hanno preso posizione e la dirigenza è tornata sui propri passi, confermando allenatore e direttore sportivo.

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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