A tavola si diventa subito amici. Ancora più facile se, come nel caso di Leo Sfamurri, sei anche un ragazzo simpatico e super tifoso del Pescara. “Il chiodo fisso” è diventato il riferimento per la cena di tutti i ragazzi del Pescara che negli anni anno consolidato con Leo un rapporto che va molto oltre l’amicizia. “Ho iniziato conoscendone un paio, poi piano piano il giro si è allargato”, e con alcuni il rapporto è proseguito anche dopo l’esperienza pescarese. “Con Verratti e Immobile praticamente mi sento ogni giorno, come se fossero due di famiglia”. E non c’è da meravigliarsi se il suo locale sia una sorta di museo con maglie di tutta Italia e non solo. “Quella lì – dice indicando una maglia gialla appesa alla parete – me l’ha data Ciro dopo il suo gol con il Borussia Dortmund in Champions contro il Galatasaray”.
D’altra parte l’anno della promozione con Zeman è stato davvero speciale. “Verratti, Immobile, Insigne, Maniero, Balzano, Bocchetti e Soddimo facevano tappa fissa qui da me, anche solo per un saluto”. Senza mai tirare fino a tardi, sia chiaro. “Sono il primo che ci tiene al fatto che i ragazzi conducano una vita da atleti e loro lo sanno benissimo”.
Da Leo si mangiano tutti i prodotti tipici abruzzesi dalla scamorza alla brace con il crudo agli arrosticini. A proposito, l’anno della promozione c’era una tradizione particolare. “Di arrosticini ne ordinavano ognuno di loro tanti quanto era il numero dietro la propria maglia. Immobile, ad esempio ne prendeva fissi 17”. Martedì e mercoledì sera ospiti fissi. “Venivano qui da me a vedere la Champions, e oggi molti di loro quelle partite le giocano da protagonisti”.
E poi ci sono i ragazzi di oggi. “Caprari, Verre e Fiorillo qui sono di casa. Alle volte mi chiamano per sapere se possono venire o meno a seconda dell’aria che tira in città per via dei risuolati, ma in questo periodo possono fare quello che vogliono perché giocano alla grande”. Cibo si, ma non solo. “Sono il primo a tenerci al gruppo e così ogni tanto organizzo delle serate a tema. Una delle loro serate preferite è quella Karaoke. Alessandro Bruno è il vocalist del gruppo e li trascina tutti a cantare”.
Eppure negli anni c’è stato un allenatore dal quale Leo non era “ben visto”. “Zeman mi odiava – dice Leo ridendo – perché secondo lui facevo distrarre i giocatori, ma alla fine non mi ha mai detto nulla perché sapeva che io nel mio piccolo cercavo di fare aumentare l’affiatamento del gruppo”.
I risultati gli hanno dato ragione, e quanto pare anche la squadra di Oddo ne sta traendo i benefici. “Da quando sono venuti una sera a cena tutti qui hanno fatto i 7 successi di fila”. E allora buon appetito Pescara, tanto cucina Leo!
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