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A Parma hanno un terzino tuttofare: il record di Mazzocchi che già piace in serie A

E’ vero, il detto dice “non c’è due senza tre”, ma Pasquale Mazzocchi punta decisamente al poker. Quello delle promozioni consecutive e a Parma lo sanno bene. L’esterno di D’Aversa, infatti, ha vinto gli ultimi due campionati in Emilia (dalla D alla B in due anni) e prima ancora aveva vinto anche con il Rimini. Insomma una vera e propria garanzia. Anche se adesso il sogno è chiaramente quello di approdare in serie A. D’altra parte il suo allenatore l’ha detto senza troppi giri di parole: “E’ un giocatore con un potenziale incredibile, uno di quei ragazzi che vorrebbe allenare chiunque”. Merito della sua grande voglia, del suo spirito di sacrificio e della sua grande applicazione in allenamento.

D’Aversa l’ha gestito bene inserendolo poco alla volta. Perché l’obiettivo era quello di trasformare un esterno d’attacco in un giocatore a tutta fascia. Oggi, infatti, Mazzocchi è un punto fisso del Parma (con lui in campo sono arrivati 14 punti in sei presenze) e non fa alcuna differenza se debba essere schierato da terzino nella difesa a quattro o laterale nel centrocampo a cinque. E’ nato nel 1995 in un quartiere difficile di Napoli come Barra, ma si muove già come un veterano. Dal settore giovanile con il Verona all’esperienza con il Rimini, prima del grande salto nel Parma.

La serie A è all’orizzonte con Sassuolo, Atalanta e Torino che già gli fanno la corte. Ma Mazzocchi vorrebbe fare il grande salto con la maglia del Parma, quella che indossa oramai da 3 stagioni e con la quale ha conquistato già due promozioni. Ecco, in questo caso gli manca la terza, quella più importante, quella che manca per completare il detto. “Non c’è due senza tre”.

Foto Instagram Pasquale Mazzocchi

Bruno Majorano

Laureato in giurisprudenza ma più o meno giornalista sportivo. Perché al diritto penale preferisco quello di Djokovic. Perché alle sanzioni civili preferisco quelle del giudice sportivo. Perché basta che in campo ce ne siano 22 e tutto il resto viene dopo. Pubblicista dal 2010, professionista dal 2013 e “calcista" dal 1988. Se volete sapere qualcos'altro su di me seguite quello scrivo. Non sempre ho ragione, ma provo a raccontare la verità. Provo a farvi guardare il mondo del calcio dal un'altra prospettiva: con i miei occhi, nonostante i quasi 9 gradi di miopia, ma con un paio di lenti a contatto e all’occorrenza anche un paio di occhiali di sole. Ho sentito dire che “Scrivere è sempre meglio che lavorare…”, aggiungo che scegliere come hobby il proprio lavoro è la cosa più gratificante che si possa fare nella vita. Per gianlucadimarzio.com mi trovate un po' ovunque. Ah, un avviso ai naviganti: non prendetemi troppo sul serio!

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