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“A Bari per il grande salto, mai volute altre soluzioni”: gol e fame, Raicevic si presenta

Rai-c’è-vic. Il gioco di parole, a Bari, in questi giorni era diventato un mantra. Recitato dai tifosi ieri sera intorno alle 21, quando la firma di Filip sul contratto che l’ha portato in Puglia dal Vicenza ha reso ufficiale il suo arrivo agli ordini di Stefano Colantuono: un matrimonio nell’aria da tempo, sfumato nella sessione di mercato estiva. Quasi una telenovela, ma a lieto fine: “Ma non è mai troppo tardi – si è presentato Raicevic davanti ai microfoni – volevo essere qui sin dalla scorsa estate. Siamo vicino al mare e Bari mi ricorda il mio Montenegro. La trattativa? Non è stata facile e di questo ringrazio il presidente Giancaspro e il direttore Sogliano per la loro disponibilità. Ieri sono stato con loro tutta la giornata e ci siamo capiti al primo sguardo”. Un occhio affamato all’orizzonte (“Questa piazza mi fa impazzire”) e l’altro alla classifica, complice anche una curiosità: “Sono qui in prestito con obbligo di riscatto, che scatterà alla prima presenza“. Ma non chiedetegli quanti gol vuole fare: “Quelli necessari per vincere e raggiungere il nostro obiettivo. 5, 10 o 15 non conta. Basta che la squadra vinca”.

A Vicenza lo chiamavano Ibraicevic, in omaggio a Zlatan, ma lui ringrazia e pensa solo a “fare gol”. Quelli che nella stagione in corso, dopo i 10 della scorsa annata, non sono arrivati con costanza, “solo 4: ma non cerco scuse, se è stato così è stata colpa mia”. La concorrenza risponde ai nomi di Floro Flores, Maniero, Parigini, Galano e Brienza: un sestetto da pole position. “Posso giocare con un’altra punta pura, l’ho fatto a Vicenza con Ebagua, ma anche come centrale in un tridente. Davanti ho dei nomi importanti, ma la concorrenza mi stimola: così come voglio che il Bari arrivi davanti a tutti, così vale per me”. Sabato si parte, con il passato di fronte: il calendario propone Bari-Vicenza. Ma l’attaccante classe 1993 non cerca rivincite: “Ci sono stati problemi ma non devo togliermi nessun sassolino dalla scarpa. Darò il 101% e saluterò tanti amici: in campo però saremo avversari”. Accanto potrebbe ritrovare dopo l’esperienza in comune a Vicenza Cristian Galano, con il quale non ha però condiviso il primo allenamento a porte aperte con la maglia del Bari. Pronti, via e subito a segno contro la Primavera: “Segnare è sempre bello, ma ora voglio farlo in partite importanti. Cristian? Lo aspettiamo in serata, ma i suoi racconti su Bari mi hanno fatto innamorare di questa piazza. Ho visto anche due partite della stagione 2013/2014, Bari-Novara 4-1 e Bari-Latina 2-2. Che brividi!”. Al San Nicola ha già fatto gol: un anno fa, Bari-Vicenza 2-1. Ma allora aveva un altro biancorosso sulle spalle. “Non vedo l’ora di giocare sabato: Bari, io ci sono”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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