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Bundesliga: i 5 giovani da tenere d’occhio nel 2025

Paul Wanner con la maglia dei rossoblù dell’Heidenheim (IMAGO)

I 5 giovani della Bundesliga che potrebbero mettersi in mostra nel corso del 2025.

“Frohes Neues Jahr”.Buon anno”, risuonerà nelle case della Germania all’inizio di questo 2025. Nuovo anno, nuovi propositi. Soprattutto, per i giovani talenti della Bundesliga.

Diversi sono infatti i giovani calciatori che si stanno mettendo in mostra in questo campionato tedesco, e che, nonostante l’età, cercano comunque di emergere e di sfruttare al meglio le opportunità a loro concesse.

Dal “gemello di Yildiz” al bagaglio di record del giovane Wanner.

Ecco i 5 giovani da tenere d’occhio nel 2025 nel corso della Bundesliga.

Paragoni: dal “Gemello di Yildiz” al “Neymar della Norvegia”

Esulta alla Dybala ma ha la lingua fuori come Alex Del Piero. È nato a Ratisbona (nel sud-est della Baviera), come Yildiz ed è metà tedesco, metà turco. Proprio come Kenan Yildiz, con cui condivide anche lo stesso anno di nascita. Can Uzun (LEGGI QUI LA SUA STORIA) – classe 2005 -, trequartista, ala sinistra e fantasista del Francoforte, divide con il turco della Juventus un vero e proprio identikit calcistico (ma non solo). Inserimento, velocità e tiro da fuori. Due gol e un assist finora. La sensazione? Che questo 2025 possa continuare a regalargli diverse sorprese. “It’s the perfect place”, aveva dichiarato la scorsa estate Uzun appena dopo l’arrivo a Francoforte.

Non ci sono solamente la devastante potenza di Haaland e il mancino magico di Ødegaard a impreziosire il patrimonio calcistico della Norvegia nel mondo. Antonio Nusa, con la 7 del Lipsia sulle spalle, è ormai pronto a prendersi la scena in Bundesliga con la banda de “I tori rossi”. Nato nel 2005, ala d’attacco e destro sopraffino. Così come il suo idolo più grande: Neymar. Col brasiliano condivide un’ottima capacità nel saltare l’uomo e nel vedere la porta. Un esempio? Il gol alla prima di campionato contro il Bochum. Controllo aereo e destro secco a battere il portiere: così Antonio Nusa dovrà continuare a sorprendere la Germania.

Tom Bischof in azione con la maglia dell’Hoffenheim

Attenti a quei 3… Wanner, Bischof e Dárdai

È stato il più giovane calciatore del Bayern a esordire sia in Bundesliga che in Champions League, a poco più di 16 anni. Ha condiviso lo spogliatoio con Lewandowski, Müller e ha accolto insegnamenti e consigli di un certo Joshua Kimmich. Paul Wanner, punta centrale attualmente in prestito all’Heidenheim, è pronto a caricarsi sulle spalle l’attacco rossoblù. Diciannove anni compiuti da poco – il 23 dicembre -, ma la fame e la grinta di chi ha il sangue del campione. L’Elversberg in 2.Bundesliga che ha contribuito a formarlo, il Bayern nel cuore, che lo guida a migliorarsi sulla scia dei grandi campioni. E ora un obiettivo: salvare l’Heidenheim dal pericolo di una possibile retrocessione.

“Intelligenza tattica”, il binomio di parole perfetto per descrivere al meglio Tom Bischof. Centrocampista, a tratti mediano e trequartista. Anche se dargli un ruolo preciso potrebbe sembrare piuttosto riduttivo.
È tiratore scelto dei piazzati del suo Hoffenheim, la mente del gruppo. Si motiva ascoltando musica poco prima di una partita e ha un’indole creativa che lo contraddistingue. E in questa prima metà di Bundesliga ha messo a segno due gol e servito un assist in 13 partite. Sognava la 10 da bambino, poi indossata nelle giovanili della Germania. Ora, illumina le notti di Hoffenheim con la 7 dietro la schiena.

Bence Dárdai è invece il più piccolo di questa lista. È nato nel 2006, e lo sport è sempre stato per lui una vera e propria questione di famiglia. Famiglia, che è rientrata anche nella scelta del calciatore di andare a giocare al Wolfsburg per restare il più possibile vicino a Berlino. Suo luogo natale, e dove abitano i suoi genitori. La madre, un’ex giocatrice di pallamano; il padre, ex allenatore dell’Herta Berlino.
È un centrocampista centrale, ma capace di agire anche in posizioni più avanzate. Ha l’istinto del gol, e una visione di gioco ereditata direttamente dal nonno Pál. “Sono al settimo cielo, non ci credo che sia successo davvero, aveva dichiarato lo stesso Dárdai lo scorso 10 novembre al primo gol in Bundes.

Andrea Gratissi

Nato nel 2002, vivo di calcio sin dai primi anni di vita. Ho giocato per diverso tempo tra i pali, ma poi ho capito che forse questo sport era meglio raccontarlo piuttosto che giocarlo. Il Fantacalcio una delle mie più grandi passioni, unita ad una forte ammirazione per i paesi del nord Europa. Tra le squadre del cuore? I vichinghi del Djurgården e i Faroensi del KÍ Klaksvik non sono di certo da meno. Mia madre e la mia ragazza mi danno del folle, probabilmente dovrei iniziare a dare loro ascolto.

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