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Data: 12/10/2017 -

Zaccardo si racconta: "A Malta per il progetto, vogliamo crescere. Napoli e Juve si giocheranno lo scudetto"

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La nuova vita di Cristian Zaccardo è a Malta. Un cambio radicale rispetto al passato, per respirare aria nuova e far crescere il movimento calcistico della piccola isola a sud della Sicilia. Passando però dal campo, perché il difensore campione del Mondo nel 2006 continuerà a giocare con il sogno di trascinare l’Hamrun Spartans fino alle coppe europee: un'idea di calcio che parla fortemente italiano grazie a Nunzio Antignani e Fabio Piluso, dirigenti del club.

“Oltre all’aspetto calcistico - racconta Zaccardo ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - c’è quello del progetto. Prima di venire qui ho valutato diverse opzioni, ho aspettato e analizzato a fondo i pro e i contro di ogni possibile scelta. Qui vivo l’ambiente a trecentosessanta gradi e poi sono contento di poter fare una nuova esperienza all’estero, anche se in un campionato di seconda fascia. Sono stimato, mi trattano da campione del Mondo, cosa che in Italia spesso si dimenticano”.

Il campo sì, ma non solo: “Mi hanno chiesto un aiuto per far crescere il movimento calcistico maltese e con la mia esperienza penso di poter essere utile. Rispetto al resto d’Europa qui sono indietro, perché le squadre non riescono a passare i preliminari di Europa League. Non sarà semplice, ma sono convinto che gettando le basi il progetto potrà andare avanti”.

Gli obiettivi sono chiari fin da subito: “Spero di qualificarmi per le coppe europee. Domenica giocherò la prima partita, in questa settimana ho conosciuto la squadra e si vede che c’è voglia di crescere. Il livello è più basso, ma voglio aspettare un po’ prima di giudicare. Vogliamo arrivare nelle prime tre, non facile considerando che ci sono squadre che hanno speso di più. Non siamo favoriti. L’importante sarà fare punti e restare agganciati alla vetta”.

C’è poi la possibilità, in futuro, di vedere altri giocatori raggiungere Zaccardo a Malta: “Ne abbiamo parlato, i problemi riguardano l’ingaggio. Gli stipendi qui non sono bassissimi, io per venire qui ho lasciato da parte l’aspetto economico. Non sarà facile convincerli. La federazione dovrà investire e i risultati della squadra potranno aiutare. Il modello da seguire è quello di Cipro, che ora ha squadre in Champions e in Europa League. Si può dire che Malta, per ora, sia un passo indietro”.

La sfida è però iniziato: “Mi piace questo tipo di avventura, essere uno dei primi che prova a far crescere il movimento. Il campionato maltese può essere un serbatoio per le squadre italiane, qui possono venire a fare esperienza anche i giocatori sudamericani perché non c’è un limite. Si parla l’inglese come prima lingua e tanti conoscono l’italiano, l’ambientamento quindi è molto semplice. Come detto, la mia è una scelta a trecentosessanta gradi, anche per capire cosa vorrò fare da grande”.

C’è infatti la possibilità, in futuro, di vedere Zaccardo come dirigente: “Restare qui dopo il ritiro può essere un’idea. Io ho firmato fino a fine stagione con l’opzione per l’anno successivo. Vediamo, portando avanti le idee ci può essere la possibilità di continuare insieme. Sono appena arrivato, ora la cosa più importante per me è giocare e ottenere risultati fin da subito”.

Nella mente rimane però vivo il ricordo della Coppa del Mondo alzata al cielo nel 2006: “Sono stati cinquanta giorni molto intensi, undici anni dopo il ricordo è ancora vivissimo. Ricordo giornate splendide, la vittoria contro la Germania fu straordinaria. Quasi meglio della finale con la Francia”.

Nel frattempo, la nazionale arranca e dovrà passare dai play-off per poter volare in Russia a giugno 2018: “Da fuori noto che manca serenità. Dalla partita con la Spagna sono trascorsi due mesi di critiche e malumori, non è facile giocare quando l’ambiente è negativo. Penso che l’Italia andrà comunque ai mondiali, ma rispetto ad altre nazionali siamo indietro, almeno sulla carta”.

Poi la Serie A, che secondo Zaccardo è ormai divisa in tre fasce: “Ci sono cinque o sei squadre che si giocano i primi posti, una decina a metà classifica e le ultime che lottano per non retrocedere. Penso che sarà un testa a testa tra Juventus e Napoli per lo scudetto, può essere l’anno giusto per Sarri perché i bianconeri si giocheranno il tutto per tutto in Champions League”.

Il Milan, invece, arriva da un momento non proprio positivo: “C’è ancora bisogno di tempo, hanno speso tanto nella campagna acquisti. Mi auguro che possano arrivare tra le prime quattro anche se in questo momento la vedo dura. Ci sono squadre più avanti, spero di essere smentito”.

Zaccardo, dopo aver lasciato il Vicenza, aveva cercato squadra su LinkedIn: “E’ stata una provocazione, ero senza squadra e volevo farmi conoscere anche all’estero, far sapere a tutti che ero libero. Questo mi ha portato ad allargare il mio network di conoscenze, potrebbe essermi utile in futuro nel caso volessi restare in questo mondo. Ci tengo anche a ringraziare tutti coloro che mi hanno mandato messaggi di affetto, una grande soddisfazione”.



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