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Data: 14/03/2017 -

Terim: "Milan? Una squadra normale con un unico fuoriclasse: Donnarumma vale Buffon"

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In Italia non ha lasciato il segno, ma Fatih Terim non si è mai scordato del BelPaese. Domenica era ospite al Franchi, in occasione di Fiorentina-Cagliari, insieme all'altro grande ex Claudio Ranieri: un'occasione unica per un tuffo nel passato. Si parte però dal presente:

"Spalletti mi piace, la sua Roma gioca un calcio moderno e spero che conquisti l’Europa League" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Potrebbe essere il nuovo allenatore della Juventus? Io lo vedrei benissimo in Nazionale. L’esperienza con lo Zenit lo ha fatto crescere. Ho guardato il calendario di Serie A, sarò all’Olimpico per Roma­-Juve. La Juve è senza rivali in Italia: può giocare con il 3-­5­-2, oppure il 4-­3-­3, il 4-­2-­3­-1, qualsiasi modulo perché ha un organico troppo più ricco. Mi piace Allegri. Mi piace la famiglia Agnelli. Solo un grande club gestisce così bene una vicenda delicata come quella di Bonucci. In Champions, però, è un’altra storia. Mi piace il Barcellona, naturalmente. Povero Emery, una carriera rovinata: quel 6­-1 lo accompagnerà per tutta la vita. Mi piace il Bayern. Ma la squadra da battere in Europa è il Real. In un calcio pieno di turnover e di infortuni, Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo giocano sempre. Anche le amichevoli più inutili. Perché oltre a essere due campioni hanno una cura maniacale del loro corpo, della loro “macchina”. A tutti i giovani dico: imparate da loro"

Un giudizio anche sul "suo" Milan: "Una squadra normale con un fuoriclasse: Donnarumma è spaventoso, con lui tra i pali la porta è più piccola. Oggi vale Buffon e può ancora crescere. Non riesco a immaginare un Milan senza Berlusconi. I cinesi comprano tutto. Incredibile. Pure io ho avuto offerte per andare in Cina. Ci penserò. Ma non si mangia così bene". Complimenti speciali: "Oggi mi piace Conte, vincerà presto una Champions. Come nazionale seguo con simpatia il Cile. Forza e qualità. E Sanchez è il mio attaccante ideale". La Fiorentina, l'altro amore italiano: "Conservo ancora il simbolo dei tifosi del Collettivo, un guerriero apache. Di Sousa non parlo. Non sarebbe corretto. La Fiorentina ha buoni giocatori ma non ha ferocia. Titic­titoc e poi? L’Atalanta ha perso male contro l’Inter ma contro la Fiorentina mi aveva incantato. Ha fame e cuore. Gasperini mi piace. La Fiorentina ha talenti. Bernardeschi ha colpi interessanti e il piccolo Chiesa è un progetto da non perdere di vista. Deve diventare più forte del padre. Io ho inventato Enrico Chiesa prima punta. Anche se all’inizio non ci eravamo capiti".

La Turchia è in corsa per il Mondiale in Russia: "Girone terribile, la Croazia è una squadra di fenomeni. Forse andrò ai play­off. Spero di non incrociare l’Italia che rischia di arrivare dietro la Spagna. Negli azzurri ci sono talenti veri. Mi piace Belotti. C’è una generazione nuova che sta arrivando. La Turchia deve crescere, cambiare passo. Ho fatto togliere il limite di calciatori stranieri, ma deve arrivare gente di valore per alzare il livello del campionato. Allenatori italiani? Mi piaceva Prandelli che ho incontrato nel suo breve periodo al Galatasaray. Mancini, invece, spesso è arrivato al mio posto. Dopo di me. Sono stato a Firenze solo dieci mesi eppure i tifosi viola ancora mi adorano perché ero diventato più fiorentino dei fiorentini. Volevo vincere perché questa città deve vincere. Vince ogni giorno nel mondo per la sua bellezza. Deve vincere anche nel calcio".



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