Storie di B: Coronado, genio brasiliano a Palermo
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Data: 18/11/2017 -

Storie di B: Coronado, genio brasiliano a Palermo

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em>In collaborazione con RedBull.com

Dopo una gavetta in giro per l’Europa vuole dimostrare di essere un vero 10

“Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione”. Probabilmente Igor Coronado non ha idea di chi sia il Necci, il Perozzi e il film “Amici Miei”, ma la descrizione sembra calzargli a pennello. Arrivato a Palermo l'estate scorsa, il folletto brasiliano sta facendo innamorare tutta la città. Una piazza abituata a gioielli provenienti dal Sud America, e forse da troppo tempo orfana di piedi buoni. Quest’anno grazie al nuovo numero 10 si è tornato a sognare. La Serie A ovviamente, ma anche le grandi giocate. Quelle che strappano applausi, quelle che fanno vincere le partite e i campionati. Quelle dei grandi calciatori, dei geni.

Tutta l’energia da mettere in campo

Da Cavani a Pastore, passando per Vazquez e Dybala, la classe è sempre stata di casa al Barbera. E Coronado non fa eccezione. Sono bastate poche partite al brasiliano per riaccendere l’entusiasmo di una piazza ancora scottata dalla retrocessione in Serie B. Tocchi di classe, assist per i compagni e gol. Per adesso uno solo, contro l’Empoli segnato lo scorso settembre. Una partita perfetta, in cui è sembrato essere pronto a prendersi paragoni con i big del passato. Poi, complice un infortunio muscolare, è arrivato un leggero calo nelle prestazioni. Calo più fisico che tecnico. Sempre sostituito, ma sempre titolare, perché «a lui non rinuncio». Parola di Tedino, l’allenatore che stravede per lui e sogna la Serie A, anche grazie al genio del folletto paranaense.


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