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Data: 08/03/2017 -

Sorriso sempre pronto, lavoratore instancabile: ecco Giampaolo, protagonista di uno scatto speciale

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"Mister, posso chiederle una foto?". La tavola è già pronta per la cena, le telecamere calde per la diretta: orologio che corre, il tempo che stringe. Dal centro Sportivo di Bogliasco alla sala del ristorante San Giorgio nel centro di Genova, però, Giampaolo un sorriso e una parola non li nega mai a nessuno. Disponibile, attento ai dettagli e ai particolari, nella vita come come in campo quando guida i suoi ragazzi. "Certo, venga qui. Dove guardo?". "Là Mister, anche se glielo confesso io sono un tifoso del Genoa, ma la stimo molto e una foto con lei la faccio volentieri". Nulla (quasi) di strano, se non fosse che tra pochi giorni in città andrà in scena la sfida delle sfide, la partita che vale tutto, il Derby della Lanterna numero cento quattordici.

Dal prato verde al ristorante, selfie? Niente autoscatto, si fa alla vecchia maniera: telefonino pronto in mano, ecco l'altro 'cugino' a fissare il momento. Qualche battuta, intimità 'rubata' e racchiusa in uno scatto. L'amico col 'nemico' di una vita, quello da battere ogni anno: prossimo appuntamento sabato sera, solito posto, per l'ennesima sfida tra Genoa e Sampdoria. Avversari per centottanta minuti all'anno, trecento sessantacinque giorni per sfottersi, ma la bellezza del derby di Genova, quello della Lanterna, è anche e soprattutto questo: l'allenatore dal sorriso sempre pronto e dalla cultura maniacale per il lavoro da una parte, un tifoso del Genoa dall'altra. A pochi giorni da 'La Partita', quella che può valere un'intera stagione, insieme a ridere e a scherzare, come se sabato sera la posta in palio non fosse altissima, affidando emozioni e sentimenti ad uno scatto ricordo. Quello con protagonisti Marco Giampaolo e un tifoso (rossoblù) di pallone, pronti a darsi battaglia per novanta minuti: in panchina il primo, sugli spalti il secondo, ma non adesso.


Perché a tre giorni da Genoa-Sampdoria il tempo, ora, è quello dei 'menaggi', degli sfottò e soprattutto... della stima: quella che l'allenatore blucerchiato si è guadagnato con il lavoro sul campo (presto, come annunciato ieri in diretta all'Originale dall'Avvocato Romei, potrebbe arrivare anche il prolungamento del contratto). Quella stima che, anche se 'nemici', dalle parti di Genova non viene mai meno. Centottanta minuti all'anno esclusi, nei quali da una parte e dall'altra l'unico pensiero è soltanto quello di vincere: niente foto ricordo, ma l'ennesima battaglia da onorare. Fino al triplice fischio, chi sorride e chi piange. E poi tutto che ricomincia. "Mister, posso chiederle una foto?". Sorriso sulle labbra, disponibile come sempre. "Certo, venga qui. Dove guardo?". Là, direzione Derby. L'ennesimo, pronto a regalare nuove incredibili emozioni.



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