Sanremo, tra musica e pallone. Il nostro pranzo a 'casa' Sturaro
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Data: 11/02/2017 -

Sanremo, tra musica e pallone. Il nostro pranzo a 'casa' Sturaro

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Sanremo, tra musica e pallone. Stefano Sturaro è nato qui... ed è qui che la mamma Eugenia lavora nella focacceria di famiglia a soli duecento metri dall'Ariston. Locale dove a poche ore dalla finale del Festival siamo stati a mangiare: pranzo 'a casa Sturaro', focaccia e foto ricordo il menù di giornata. Quelle di Stefano, partito da Sanremo come Nuova Proposta per arrivare poi tra i Big del nostro campionato. Maglia della Juventus numero ventisette in vetrina, foto in bianconero di Stefano appesa al muro, Pasta Madre gestito da zia Vittoria racconta tanto anche di Stefano, che spesso in panetteria lo si può incontrare di persona. Rivederlo lì dove tutto è cominciato è cosa tutt'altro che difficile. Arrivato tra i grandi del Calcio, Stefano non ha mai dimenticato da dove è partito. Dall'Ospedaletti in età neanche da pulcino, alla maglia nerazzurra della Carlin Boys assieme al fratello maggiore Paolo e al più piccolo Fabio, passando per la maglia della Sanremese.

Una famiglia nel pallone, cuore diviso a metà tra il Genoa di mamma Eugenia e la Juventus di papà Roberto e del fratello Paolo: a mettere d'accordo tutti ci ha pensato Stefano, vestendo entrambe le maglie. Adesso il tifo in casa è tutto solo per lui. Determinato, determinatissimo, a tratti testardo. Che ce l'avrebbe fatta dentro di sé lui lo ha sempre saputo, e lo ha sempre detto. Qualche dubbio, semmai, lo hanno potuto avere Eugenia e Roberto: laureati entrambi (veterinaria e medicina), al primo posto invece del pallone hanno sempre provato a mettere lo studio. Non per mancanza di fiducia, ma perché a volte il talento non basta e allora è meglio costruirsi una strada alternativa. Agraria quella pensata dai genitori per Stefano, tutti i giorni in taxi (con tassista Doriano) all'Agrario sopra Genova Nervi con l'amico Perin. Nulla da fare però, ai libri il ragazzo ha sempre preferito il pallone. Alle aule della scuola il parco di Nervi, pallone tra i piedi.

Questione di cuore, di passione. Come quella per la musica, e non poteva essere altrimenti per chi come lui è cresciuto a duecento metri dall'Ariston respirando l'aria della settimana più importante per la storia della canzone. Italiana? Ni, perché ai cantautori Stefano ha sempre preferito il rap. E X-Factor, del quale va matto. Calcio, musica, ma non solo. Due Weimaraner e un Pincher nano: eccola l'altra grande passione condivisa con la fidanzata Federica. Atum, Era e il piccolo Pablo, in onore di Pablo Escobar, a 'smascherare' l'altra passione di Stefano, le serie TV alternate alle puntate di Masterchef. A far brillare gli occhi del numero ventisette bianconero però soprattutto i ragazzini dell'Ospedaletti: da dove lui è partito, e dove puntualmente è sempre ritornato. Stefano non perde occasione per imboccare la Torino-Savona e andare ad assistere agli allenamenti dei piccoli Campioncini della sua ex squadra. Alla quale il ragazzo è rimasto legatissimo, e impegnato in prima persona.

Una chiamata, un consiglio, una scappata finito l'allenamento a Vinovo per assistere ad un provino: Stefano per i ragazzi che come lui sognano di passare la vita dando calci ad un pallone c'è sempre. Cuore a mille, sorriso sulle labbra di chi ce l'ha fatta: tra lavoro (tanto) e determinazione. Anche nei momenti bui (rottura del crociato a Modena su tutti). Dai Giovanissimi Regionali nella Carlin Boys, fino ad arrivare alla sfida galattica contro Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos. Cuffiette nelle orecchie, un sogno nel cuore. Tra musica e pallone, Sturaro il suo Festival lo ha già vinto.



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