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Data: 17/02/2017 -

Sacchi: "Napoli orgoglio italiano, l'impresa è possibile. Juve? Con il Real favorita numero uno"

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Dopo aver dominato in Italia negli ultimi cinque anni e aver messo la freccia in direzione trionfo anche in questa stagione, la Juventus guarda avanti, al piatto grosso, oltre i confini della Serie A, verso l'Eldorado chiamato Champions League. Un traguardo più che mai raggiungibile per i bianconeri, anche perché sembra davvero che stiano cambiando le gerarchie. A cominciare dal Barcellona, che pare essere arrivato ala fine di un ciclo straordinario: "E’ morto un re, il Barcellona. C’è un altro sovrano che continua a imporre le sue regole, il Real Madrid, ma c’è pure uno spazio nel quale infilarsi per arrivare al trono. E per questa scalata vedo benissimo la Juventus: sta crescendo e, al momento, con il Real è la più seria candidata al trionfo. E’ da tempo che il Barcellona non è più il Barcellona. Non si vede più quella squadra aggressiva, ordinata e affamata che abbiamo ammirato. I catalani hanno dominato per dieci anni, imponendo un gioco che a tratti era davvero stupendo: hanno dato lezioni di calcio a tutto il mondo. Adesso si sono fermati, e anche Messi non riesce più a saltare l’avversario perché è la macchina che non funziona".

Una disfatta, quella del Barcellona, arrivata per mano di un PSG che sembra aver fatto quel definitivo salto di qualità necessario per aspirare a pieno al titolo: "Intanto ha comprato un giocatore straordinario come Draxler a gennaio. Poi ha Verratti che è un fenomeno, e gli ha messo a fianco la forza di Rabiot e la corsa di Matuidi, che non si ferma neanche quando l’arbitro fischia la fine... Inoltre aver dato quattro gol ai maestri del Barcellona aumenta l’autostima di tutti e può essere la benzina per la volata finale. Sono entrati in forma nel momento giusto e questo è un aspetto da non trascurare. Con l’entusiasmo possono fare grandi cose".

Una due giorni europea che ha visto il Napoli cadere al Bernabeu contro il Real Madrid. Le parole di Sacchi nei confronti degli azzurri, però, sono d'elogio profondo: "Al Napoli e a Sarri che è il suo condottiero tutta l’Italia deve soltanto dire grazie. Stanno facendo qualcosa di straordinario, questi ragazzi: il modo in cui giocano è apprezzato anche dai loro avversari e questo è un segnale importante. Tutti dicono: la squadra che gioca meglio è il Napoli... Piace, diverte: dobbiamo essere orgogliosi che una simile squadra sia italiana. De Laurentiis? Ha fatto moltissimo per il Napoli, lo ha preso dalla Serie C e lo ha portato al Bernabeu: non è poco. Ha investito tanto, la società è diventata grande anche se non è ancora un top club. Però De Laurentiis deve essere più generoso e più prudente in certe dichiarazioni. Impresa possibile? Credo di sì. Se i ragazzi di Sarri riusciranno a costringere il Real sulla difensiva, allora potremmo divertirci. L’importante è che, in fase offensiva, il Napoli si muova molto, anche senza palla, con frequenti tagli e cambiamenti di posizione. Sto notando una cosa: in Europa la difesa è soltanto pressing, e se si salta la prima linea si aprono praterie immense. Bisogna sfruttare questa debolezza altrui".

Sacchi è sicuro: la Juventus è, con il Real, la favorita per vincere e i motivi sono chiari: "Ha una società forte con idee chiare. Ha un allenatore capace, intelligente e concreto, e giocatori che interpretano bene lo spartito. Allegri? Faceva il minimo indispensabile, un gol e poi si chiudeva. Adesso ricerca il gioco, aggredisce. E poi ci sono cose che fanno capire che il salto di qualità è stato fatto. Higuain? Lo seguo da dieci anni, posso sostenere di conoscerlo abbastanza bene. Centravanti eccezionale, però non è mai stato un leader, un uomo-squadra. Alla Juve, invece, sì. Fra i bianconeri ci sono giocatori che sanno di essere all’ultima possibilità della carriera e daranno l’anima per arrivare al traguardo".



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