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Data: 22/07/2017 -

Sabatini: "Sarà una campagna acquisti difficile. Kroos all'Inter? Un balla senza fondamento"

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Dalla Roma alla nuova avventura con Suning, passando per il mercato: Walter Sabatini si racconta. Ha scelto le pagine del Corriere dello Sport l'ex d.s. dei giallorossi, che spiega subito cosa serve alla sua nuova creatura:

"Intanto, come giustamente ha sottolineato Spalletti, serve un pensiero e un orgoglio di appartenenza. Chi gioca nell'Inter deve sempre sapere cosa è il club nel panorama calcistico internazionale. La rosa è fatta di buoni calciatori, ma forse è mancata l'integrazione tattica giusta. Prima di tutto dobbiamo lavorare su questo. Se ci riusciremo faremo bene, anche se sarà una campagna acquisti molto difficile. Si sta vivendo dentro una bolla speculativa molto pericolosa. Oggi per i calciatori girano dei prezzi insostenibili in Italia. Quando scatta una clausola da 220 milioni di euro, nonostante riguardi un top player, si produce un effetto che droga tutti i prezzi. Interesse dell'Inter per Kroos? Una balla senza nessun fondamento".

Sabatini torna sul periodo a Roma: "Cosa non è andato? Cosa non ha funzionato tra me e Pallotta è più corretto. La Roma è stata la mia vita per anni, la vivo dentro come una cosa mia, irripetibile. Con Pallotta le cose hanno funzionato bene per un po' di tempo, meno bene dopo. Forse io mi sono posto nella maniera sbagliata, ho creduto che la Roma potesse essere la mia. Questo sentimento di amore totale l'ho condiviso con tantissime persone, ma è talmente potente che non sono riuscito a condividerlo con Pallotta. Gerson, Doumbia e Iturbe? Quando girano trecento giocatori, 10 possono non riuscirre. Gerson ha tempo, è del '97, ha avuto difficoltà ma ha qualità. Iturbe è stato vittima di un involuzione che nessuno poteva prevedere. Doumbia non è un giocatore sbagliato, il gol più bello della scorsa Champions League lo ha fatto lui. Sono stati sbagliati i tempi e i modi".

Bonucci ha scelto il Milan: "Francamente è sorprendente. L'ho sempre pensato come un giocatore istituzionale della Juve, ma è una vicenda comprensibile nel calcio di oggi che divora calciatori, dirigenti, allenatori. E' un disastro che non riusciamo a percepire noi, ma anche i calciatori che vincono e sono sicuri in una società come la Juventus. La scelta di Bonucci può essere solo figlia di un disagio, non trovo altra spiegazione". Un giocatore rimpianto: "Io avrei voluto Buffon. Questo contro tutti i miei principi, io con la formazione comincio sempre dal numero 2, il numero 1 lo tengo come accessorio. Però con il tempo ho capito quando questo ragazzo abbia inciso su tutti i successi dei club e della Nazionale"

In chiusura d'intervista il pronostico e un aneddoto: "Chi vincerà lo scudetto? Il Napoli. Il giocatore più forte? Ho avuto calciatori pazzeschi nella loro qualità, che si sono fatti divorare dal vizio, dalla stupidità, dalla distrazione. Ne cito uno perché mi è sempre rimasto impresso: Fabian O'Neill: era un fenomeno soprannaturale che poi si è fatto inghiottire dal vizio".



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