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Data: 25/10/2016 -

Rudiger, Andreolli e non solo. L'infortunio alle spalle e quella tappa fissa prima del rientro: benedetta... Primavera!

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'Che fretta c'era?' No, calma. Quando si parla di recuperare da un grave infortunio la fretta è pessima consigliera, non cattiva. Voglia di tornare presto a giocare? Tanta. Pazienza? Altrettanta, se non di più. Bisogna. E' sempre così, come il ritornello della canzone più conosciuta. A proposito di canzoni, ci scuserà la Goggi se riprendiamo la sua 'Maledetta primavera' e la facciamo diventare una 'Benedetta Primavera'. Sì, con la P maiuscola. Non la stagione, niente questioni di cuori tormentati, siamo sempre nel mondo del calcio. La Primavera, dicevamo. L'ultimo gradino del settore giovanile, un po' come l'ultimo anno di liceo prima dell'ingresso, più o meno formale, nel mondo dei 'grandi'. Luogo in cui crescono i giovani talenti ma anche palestra di chi sta per tornare da un infortunio.

Spesso, infatti, un giocatore della prima squadra ha vissuto qualche minuto di Primavera prima del ritorno in campo nella serie che gli compete. E questo turno infrasettimanale di Serie A vede tornare – almeno tra i convocati – Antonio Rudiger e Marco Andreolli. Roma e Inter, Spalletti e de Boer pronti dunque a riaccogliere due ormai ex lungodegenti. Il primo si era infortunato la scorsa estate, alla vigilia dell'Europeo, in allenamento con la sua Germania; il secondo invece fermo da ben 11 mesi, causa infortunio al tendine d'Achille, quando ancora giocava con il Siviglia. Adesso il rientro, la luce in fondo al tunnel (o leggere anche: la convocazione). Finalmente. Ma prima - per entrambi - qualche minuto di Primavera. Tre giorni fa Rudiger è sceso in campo insieme ai giovani di Alberto De Rossi: oltre 80 minuti di gioco, un gol e gli elogi dell'allenatore. “Rudiger si mette a disposizione, sa che l'allenamento gli serve. E' stato molto disponibile, un punto di riferimento ed anche una bella opportunità per i ragazzi”. Stesso discorso per Andreolli che ha messo minuti nelle gambe con la Primavera di Stefano Vecchi che ha spesso ripetuto che era un piacere contribuire al recupero del difensore. E alla decima giornata di campionato sia Rudiger che Andreolli hanno avuto la prima convocazione stagionale. Benedetta Primavera!

E l'avrà detto anche Kurt Zouma. Out dallo scorso febbraio a causa della rottura del crociato in un Chelsea-United, anche lui infatti si avvicina al rientro. Un infortunio che gli ha impedito di partecipare anche ad Euro2016, ma dal quale è a un passo dal pieno recupero. Ed anche lui, lunedì sera, intanto è tornato in campo con l'Under23 Blues: 45 minuti con i baby del Chelsea per tornare a riassaporare il terreno di gioco dopo 8 mesi. Un primo bentornato, da parte del club, di qualche compagno come Batshuayi (ma anche Drogba) ed ora Antonio Conte lo aspetta. Ancora non l'ha convocato – domani in Coppa contro il West Ham non ci sarà – ma dalla prossima settimana dovrebbe tornare ad allenarsi insieme ai compagni della prima squadra. “Sono contento che abbia giocato con l'Under23 e dei suoi miglioramenti dopo questa partita”, ha detto oggi Conte in conferenza. Rudiger, Andreolli, Zouma. Ma prima di loro tanti, tantissimi, altri come Burdisso nel 2012, Milito nell'estate 2013, Sturaro e non solo. Perché è una tappa fissa, quella di quando ormai l'infortunio è alle spalle, l'ultima prima di ogni recupero. Come la stagione simbolo della rinascita per eccellenza. Altrimenti non si chiamerebbe Primavera...



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