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Data: 03/05/2018 -

“Prima doppietta in carriera e vittoria Fiorentina, la domenica perfetta”: Monopoli, la felicità di Longo è in fascia

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Ma chi l'aveva mai fatta una doppietta? Nemmeno ai tempi delle giovanili. E poi, in un campo così importante come quello di Trapani, non me lo sarei mai aspettato”. C'è un sorriso largo come il golfo di Monopoli nelle risposte di Leonardo Longo, esterno destro che in Puglia ha scoperto... il vizio del gol. Sono 4 in 21 presenze, di cui due nel pareggio per 2-2 ottenuto domenica scorsa in Sicilia, che ha blindato il piazzamento playoff per gli uomini di Beppe Scienza, autentica sorpresa del girone C di serie C. “Dediche speciali? Per la mia fidanzata Arianna – rivela ai microfoni di gianlucadimarzio.com - che ha compiuto gli anni sabato, le ho fatto un doppio regalo con 24 ore di ritardo (scherza, ndr), e poi per i miei genitori. In quello che sto facendo ora ci sono i loro sacrifici, i chilometri fatti con papà Sergio quando mi accompagnava agli allenamenti da piccolo e la pazienza di mamma Alessandra nel lavare borsoni e scarpe da calcio. Ho ancora il primo paio di scarpini conservato a casa, erano gialle e le custodisco con cura”.

Radici a Fiesole, settore giovanile all'Inter, ritorno in Toscana con Grosseto e Prato. E poi, benvenuto al sud: prima Pagani, poi Monopoli. Nel cuore, però, ci sono i colori viola: “Dire che provo simpatia per la Fiorentina è riduttivo. Sono cresciuto a 300 metri dallo stadio Franchi”. Lui segnava due reti in Sicilia, i viola superavano per 3-0 il Napoli. “E' stata la domenica perfetta, dai – sorride – ma è chiaro che mi tengo strette le due reti, anche perché chissà quando mi ricapita”. All'Inter ho assaggiato per la prima volta il calcio vero. Ricordo che mi allenava in Berretti il fratello di Javier Zanetti, Sergio. Per me è stato molto importante, in campo e anche nel farmi inserire in ambiente Inter. Tra i compagni di squadra sono rimasto legato a Lorenzo Paramatti (figlio di Michele, ex Bologna e Juventus, ndr), ma chi mi ha davvero impressionato era Maicon: che fenomeno, vederlo in allenamento era un dono”.

A Monopoli Longo ha vissuto una prima parte di stagione da comprimario, con svolta nel marzo 2018: sei presenze da titolare e un moto perpetuo a destra, in corsia. “Questo è un ambiente che ti fa crescere, tecnicamente e moralmente: ero stato bene a Pagani, sto benissimo a Monopoli – racconta il 23enne toscano – i playoff sono partite a sé, ma la piazza ci sta dando tanto calore. Il mio record di reti? Forse non ne avevo mai segnate tante sommando quelle realizzate in carriera". Dalla classifica che sorride, quella del Monopoli, alle classifiche parziali. L'avversario più complicato da marcare? “Cesaretti della Paganese”. E la partita più bella? “Non dico anche io Monopoli-Catania, ma direi Rende-Monopoli 0-1: mio gol vittoria al 93', ho costretto anche mister Scienza a tuffarsi in mare”. Un fioretto annunciato e mantenuto. “Mi ha rinfacciato il tuffo? No, ci abbiamo scherzato su, il mister ha creato un ambiente sano, compatto e in grado di lottare sempre”. Come accade in casa: “Sono in appartamento con Bardini e Tafa. Chi dorme di più? Tafa, lo prendiamo un po' in giro per questo”. Tra gioco e realtà, così si vive il calcio in casa Monopoli: domenica arriverà al Veneziani il Lecce, poi sarà tempo di playoff. “Se arriviamo in fondo? Mi tingo i capelli biondo platino”. La promessa di Longo.


Tags: Lega Pro



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