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Data: 18/08/2017 -

Palermo, Tedino e Lupo tra mercato e nazionali: "Chiesto il rinvio per la regolarità del torneo, Rispoli può essere il nostro miglior acquisto"

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La richiesta di posticipare le date di quattro partite è divenuto il tema principale in casa Palermo. Una richiesta nata dalla volontà di affrontare un campionato quanto più regolare possibile e non per timore di avere una squadra inadeguata in quattro sfide complicate. Questo è il messaggio lanciato dal direttore sportivo Fabio Lupo, che ha messo sul tavolo le motivazioni della lettera spedita a Tavecchio: "Abbiamo indirizzato una lettera al presidente della Federcalcio, Tavecchio, sollevando una questione relativa alle finestre internazionali che creerebbero un problema di irregolarità del campionato, a nostro giudizio. La nostra situazione è particolare, abbiamo una lista di 10-12 giocatori convocabili e questa è un'anomalia dalla quale avrebbero danni il Palermo e le altre squadre che ci affronterebbero con l'intera rosa a disposizione, a dispetto di altre che ci affronterebbero con la squadra decimata. Abbiamo sollevato questo problema facendo leva sull'articolo 48 delle Noif, che prevede l'obbligo di schierare sempre la migliore formazione possibile. Così questa eventualità non si verificherebbe per una problematica di carattere straordinario. Si tratta di un'anomalia ben grave, già prevista in passato dalla normativa, tant'è che si prevedeva nel caso di più di tre convocati la possibilità di chiedere il rinvio delle partite. Questa norma è stata cancellata, ma si crea comunque un'anomalia. Questo ha portato il nostro presidente ad inoltrare una lettera alla Federazione, informandolo dell'anomalia venutasi a creare, chiedendo le opportune mosse al riguardo. Credo che chi giocherà contro di noi a rosa completa subirà un danno rispetto a chi affronterà il Palermo con un organico dimezzato, questo lo vedo come un dato oggettivo, indipendentemente dal Palermo. Quando una situazione del genere si verifica per quattro partite, si crea una disparità di trattamento. Per questo abbiamo la speranza che la Lega possa prendere una decisione ispirata dal buon senso. In caso contrario, siamo pronti e abbiamo una rosa all'altezza, sono questioni che ci siamo già posti in sede di mercato e abbiamo alternative valide in tutti i ruoli. Ci siamo semmai posti un problema di carattere regolamentare".

Una questione che preoccupa anche l'allenatore Bruno Tedino, il primo ad essere consapevole delle difficoltà nel trovarsi senza mezza squadra durante la settimana: "Non è solo un problema relativo alla partita, ma anche alla preparazione: ci troveremo senza 10-12 giocatori senza contare squalifiche e infortuni, rischiamo d fare un lavoro poco produttivo. Non è una penalizzazione per il Palermo, credo che il presidente e il direttore abbiano centrato il punto. Perché il Palermo può perdere anche con tutti i nazionali, ma è un problema anche per le altre. Credo che sia giusto far capire obiettivamente che giocare con una squadra completamente diversa da quella che è scesa in campo precedentemente o successivamente è penalizzante anche per le avversarie". Ad ogni modo, come fatto sin dall'inizio dell'estate, l'allenatore trevigiano è pronto a fare di necessità virtù: "Premesso che un allenatore come me, che viene a Palermo, trova sotto contratto dei giocatori bravi. Un allenatore come me, che ha sempre giocato un certo tipi di calcio, deve trovare dove mettere tutti gli strumenti buoni per fare un certo tipo di musica. In questo momento li ho visti tutti, ho fatto una valutazione ed è normale che ogni allenatore avrebbe la necessità da parte di ogni giocatore di essere meticoloso e funzionale al sistema di gioco. Sono soddisfatto del lavoro, dei giocatori e della mentalità, ma se dovesse esserci la possibilità di migliorare, proveremo a farlo insieme. Se invece dobbiamo prendere qualcuno tanto per prenderlo, allora non avrebbe senso".

Argomento mercato, sia in entrata che in uscita, a dir poco caldo per i colori rosanero: "Per me non c'è un giocatore che vorrei nell'identikit generale, tra portiere, terzino, centrocampista o attaccante - prosegue Tedino -. Se mi si chiede se voglio Caputo, e chi è che non lo vuole? Chi è che non vorrebbe Antenucci? Ronaldo? Cigarini? Sarebbe però sbagliato pensare che basti un giocatore per essere a posto". Potrebbe andar via Rispoli, che ha vissuto "un momento di sana confusione", ma che al momento rimane un elemento a disposizione di Tedino: "Si è allenato, è un ragazzo serio, poi so cosa significhi voler andar via. Ne ho avuti tanti calciatori così, nella loro testa c'è confusione, ma io valuto i ragazzi per come si allenano con una meritocrazia reale. Però ci tengo a dire questo, perché è un ragazzo sensibile e serio. Se resta, come sembra in questo momento, potrebbe essere un grandissimo acquisto". Situazione simile per Lo Faso, pupillo di Tedino sin dalle nazionali giovanili, ma non per Diamanti: "Decideranno la società e la proprietà, io devo riportare quello che ho ereditato: un giocatore che si allena con impegno e dedizione". Chochev, infine, rimarrà in rosa. Almeno stando alle intenzioni dell'allenatore: "Non mi risulta che possa essere un partente - conclude Tedino - altrimenti lo picchio".



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