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Data: 12/09/2017 -

Next generation: i dieci talenti da seguire nella prossima Champions League

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La musica della Champions League si sa fa venire i brividi a tutti i giocatori. Come un inno di vittoria, per chi riesce a coronare il sogno di giocare questa competizione. Ci sono giocatori che si sono abituati a quel ritornello, diventando ormai degli habitué della competizione e altri invece che lo sentiranno per la prima volta. Tra scommesse e sorprese abbiamo scelto i 10 talenti (partendo dal ’96) più promettenti, che potrebbero diventare protagonisti della prossima Champions League.

Kylian Mbappé (1998, Paris Saint-Germain)





Inevitabile partire da lui e dal Paris Saint-Germain. Sarebbe l’acquisto più costoso del mercato, se non fosse per il suo compagno di squadra Neymar. I parigini sborseranno 180 milioni per il suo riscatto e punteranno senza mezzi termini alla conquista della Champions League. Per il francese classe ’98 però non sarà un debutto nella Coppa. Già lo scorso anno è stato il trascinatore del Monaco fino alle semifinali con 6 gol in 9 partite con i monegaschi, prima di arrendersi alla Juventus. Le gambe non gli tremano di fronte ai grandi stadi della Champions, più che una sorpresa da Mbappé ci si aspetta una conferma, nonostante i suoi 18 anni ancora da compiere.

Ousmane Dembélé (1997, Barcellona)





Anche per Dembélé dovrà essere una Champions League di conferme. Il Barcellona lo ha scelto come sostituto di Neymar pagandolo 105 milioni più 40 di bonus per prenderlo dal Borussia Dortmund. Lo scorso anno 2 gol e 6 assist in 10 presenze. La presentazione al Camp Nou non è stata tra le più spettacolari che si ricordino in Catalogna, ma l’attaccante francese farà della concretezza il suo punto di forza.

Marc Rashford (1997, Manchester United)





Nonostante la sua giovane età, questa sarà la sua terza stagione con la maglia del Manchester United. Per lui sarà però il debutto in Champions League. È il ragazzo delle prime volte: in gol alla prima in Europa League, nel derby contro il City e con la maglia dell’Inghilterra. Ora avanti con la Champions e a Manchester sperano non interrompi quella che ormai è diventata una tradizione, Basilea avvisato.

Gabriel Jesus (1997, Manchester City)





Per l’attaccante del Manchester City sarà il debutto nella Coppa dalle grandi orecchie. All’Etihad hanno cominciato a conoscerlo già da gennaio, nonostante un infortunio nel finale di stagione abbia interrotto la sua crescita. Per lui una partenza di campionato con l’acceleratore premuto: tre gol nelle prime quattro partite. "Sono sempre stato un sognatore. È questo che mi mantiene vivo”, la scritta incisa sulla sua pelle. Un sogno che si avvera, le luci della Champions League che si accendono e la possibilità di dimostrare adesso a tutta Europa la sua classe.

Marco Asensio (1996, Real Madrid)





È il più “vecchio” dei 10. Vederlo in questa classifica forse sorprende un po’. Lui che quella musica della Champions lo scorso anno l’ha sentita fino in fondo. Fino alla finale di Cardiff contro la Juventus. Campione d’Europa per club con la maglia del Real Madrid nell’ultima edizione, dove ha messo insieme 8 presenze e tre gol. Per lui poco spazio nel tridente blancos occupato da Bale, Benzema e Ronaldo, ma con l’addio di Morata sarà il dodicesimo uomo di Zidane, la chiave tattica da inserire per cambiare le partite.

Trent Alexander-Arnold (1998, Liverpool)





È di Liverpool e cresciuto con la maglia Reds fin dalle giovanili. Alexander-Arnold è il nuovo talentino di Anfield. Lo scenario perfetto in cui crescere, per di più con la guida tecnica di Klopp, uno che ha sempre dato fiducia ai giovani. Già decisivo nella vittoria nei preliminari, con una punizione perfetta calciata nell’andata contro l’Hoffenheim. Una spinta continua sulla fascia destra e un piede da trequartista, soprattutto da palla ferma.

Cengiz Ünder (1997, Roma)





In Turchia lo hanno soprannominato il Dybala del Bosforo, per le sue movenze e la caratteristica ad accentrarsi, per il talento quello dovrà dimostrarlo nel corso della stagione. Con Di Francesco troverà spazio, non dall’inizio, ma nei ritagli di partita almeno. L’ex allenatore del Sassuolo ha dimostrato di non aver timori nell’utilizzare i giovani anche in Europa, vedi l’ultimo anno a Sassuolo. Ünder nello scorso campionato ha trascinato il Basaksehir al secondo posto in classifica e ai preliminari di Champions League. Sette gol e cinque assist in trentadue presenze con la maglia dei turchi, ora proverà a far splendere la propria stella anche in Europa.

Adam Ounas (1996, Napoli)





È stato l’unico acquisto in attacco del Napoli nel mercato estivo. Sarri ancora non l’ha fatto debuttare in campionato, affidandosi quasi esclusivamente al suo tridente rodato. In un girone che potrebbe essere considerato meno difficile rispetto a quello delle altre italiane, l’attaccante franco-algerino potrebbe trovare il proprio spazio.

Timo Werner (1996, Lipsia)





Appena ventuno anni e già tutto il peso dell’attacco del Lipsia sulle spalle. Timo Werner guiderà la prima campagna europea della squadra tedesca. Nello scorso anno ha trascinato i tedeschi al secondo posto in Bundesliga, con ventuno gol. Esperienza? Già 97 gol e oltre 200 presenze in Germania e in Europa. Non solo fisicità, ma una velocità di base preoccupante per tutti i difensori. In Germania lo chiamano il nuovo Klose, ora vuole conquistarsi l’appellativo anche in Europa.

Youri Tielemans (1997, Monaco)





Jardim ha affidato a lui le chiavi del centrocampo del Monaco. Spesa importante per i monegaschi che hanno sborsato 25 milioni per prendere il belga dall’Anderlecht. Nonostante la posizione arretrata, vede bene la porta. Dodici gol, in ventisette presenze ed un tiro dalla distanza che farà impensierire molti portieri.

E poi ancora: Pulisic (Borussia Dortmund), Solanke (Chlesea), Sané (Manchester City), Alli e Foyth (Tottenham), è la Coppa dei campioni e anche la coppa di chi campione aspira a diventarlo. Ma non chiamatele promesse, nonostante la loro giovane età sanno già come fare per vincere.



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