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Data: 20/01/2017 -

Montella non lascia spazio ai sentimenti: "Voglio recuperare Niang. Spero la visita di Maradona abbia distratto il Napoli"

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Milan-Napoli, una sfida affascinante. Ma per Vincenzo Montella, seppur da napoletano, non c’è spazio per i sentimenti: domani bisgona vincere. A proposito, ha parlato così in conferenza stampa l’allenatore del Milan: “E' una partita di alta classifica, deve essere motivo di orgoglio e di consapevolezza, vale molto questa partita in termini di risultato. Affrontiamo una squadra fortissima, ha iniziato un percorso internazionale con Benitez e ha una programmazione da Champions, è una squadra costruita per giocare in più competizioni. Li affrontiamo nel loro momento migliore, è uno stimolo in più e sappiamo di dover avere continuità nei 90 minuti. Sono emozionato di vivere una partita così. Dipende anche dal nostro recupero, non credo la partita di domani sia decisiva per la classifica finale. Se ho sentito Berlusconi? Mi sento spesso con il presidente ed è molto partecipe, se non dovesse chiamare ve lo dirò”.

“Il nostro livello di gioco è cresciuto molto rispetto ad inizio anno, le nostre ambizioni si stanno consolidando. In altri tempi un 2-2 a Torino sarebbe stato miracoloso, ora viene visto quasi come una sconfitta: c'è una base e si sta costruendo una base per il presente e per il futuro”

Sulla classifica: “Sono passati due mesi e sono passate una decina di partite in più, guardando la classifica ti accorgi che tutto è molto vicino e rischi di ambire a qualcosa in più dell'Europa League o nemmeno entrarci, il confine è molto sottile. Devi alzare l'asticella anche per arrivare in Europa League. Sto imparando a conoscere i tifosi milanisti in tutta Italia, credo che i risultati non mineranno in maniera netta la partecipazione del tifo, ma non nego che i risultati facciano a volte vedere anche me bello, alto e con gli occhi azzurri…”.

Sul mercato: “ha sempre transitato per diverse squadre, ora è maturo, consapevole e sereno, e anche se lo sto utilizzando in un ruolo non propriamente suo sta facendo bene. Ha bisogno di fiducia e di essere sostenuto, anche se sta giocando meno rispetto a quanto si aspettasse. Deulofeu? Non immagino dove possa giocare, non immagino giocatori di altre squadre. Donnarumma? E' tra i talenti più interessanti, ha una serenità nell'equilibrio che gli permette di gestire tutto”.

Caso Niang: “Ha avuto un calo dopo il virus influenzale, ha perso un po' di sicurezza. Ieri non si è allenato ancora per un pizzico di nfluenza, oggi lo valuteremo. Un episodio positivo e favorevole potrebbe aiutarlo a superare il momento difficile, lui deve continuare a lavorare. Niang è un ragazzo sensibile, dalle potenzialità enormi. Ha fatto vedere in allenamento di colmare le sue lacune, ed il suo errore è volerle colmare in fretta. C'è un percorso e deve arrivarci per gradi, è mia volontà recuperare un giocatore dalle grandissime potenzialità, ci lavoreremo".

Sul Napoli e Sarri: “Sarri? Non ho letto di paragoni e somiglianze, ma le sue squadre sono molto riconoscibili. Ama molto il fraseggio ed è molto seguito dai calciatori, talvolta se l'avversario sa come si comporta l'altro avversario può avere dei vantaggi se sa sfruttarli. Io e lui siamo di generazioni un po' diverse, ma lo stimo come allenatore. La partita dell'andata fu un po' lo specchio in parte di ciò che è successo in futuro, abbiamo avuto momenti di alto livello e altri di blackout che si sono ripetuti durante l'anno. Mi auguro che la visita di Maradona abbia distratto un po' l'ambiente, la presenza di Maradona smuove un po' le memorie e le coscienze dei napoletani”.

Su Bonaventura e Suso: “Stanno molto bene, parte tutto dalla testa e possono fare molto bene, e giocare tranquillamente. Voglio ancora che la squadra mi stupisca, sono convinto che faremo una grande partita e avremo un grande approccio”.

Su Bacca ed il problema al tallone di De Sciglio: “Per tipo di caratteristiche si sta conoscendo di più con i compagni davanti, ha fatto molto bene lunedì anche a livello partecipativo: il nostro compito è farlo segnare. De Sciglio non si è allenato e non sta bene, oggi lo valutiamo. La sua serenità è totale, l'ho sempre visto sereno e ha giocato tanto”

Sugli obiettivi: “L'ideale sarebbe per tutti che ci fosse una continuità nell'arco dei 90 minuti, ma tutte le squadre hanno queste difficoltà: i grandi allenatori hanno sempre dimostrato che per costruire la squadra ci voglia qualche anno, anche chi è stato qui prima di me. L'obiettivo è arrivare sempre al massimo e fare arrivare tutto al massimo, il bicchiere è mezzo pieno e vorrei bere da un bicchiere pieno, ma bisogna arrivarci per gradi”.

Sulle sue origini napoletane: "Il Napoli sono anni che gioca in Europa, gli manca un successo internazionale e sta giocando ad alti livelli. La mia napoletanità è totale, la mia famiglia è la e il mio derby, la cosa un po' fastidiosa è che devo comprare dei biglietti ad amici perchè mi tifino contro. A vedere la mia prima partita allo stadio mi ha portato mio fratello più grande, Napoli-Verona e Napoli-Lazio, dove Maradona fece grandi gol: i miei occhi però erano su Van Basten e sul Milan. Con gli anni ho perso il tifo vero, che ho avuto nella mia adolescenza per il Milan, e negli ultimi anni ho simpatizzato un po' per il Napoli".

Infine, su chi toglierebbe al Napoli: "Al Napoli toglierei Reina perchè abbiamo visto già all'andata come è stato furbo".



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