Monachello torna a casa: "Essere a Palermo è un'emozione, non temo la...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 04/09/2017 -

Monachello torna a casa: "Essere a Palermo è un'emozione, non temo la concorrenza"

profile picture
profile picture

Gaetano Monachello torna a casa, o quasi. Da Palma di Montechiaro a Palermo, due ore di strada o dieci anni di gavetta, quella che lo ha portato in giro per l'Europa. Adesso trova una maglia rosanero col numero 27, quella che fu di Pastore e Ilicic, con l'obiettivo di conquistare la tifoseria: "Sono emozionato di essere tornato a casa dopo dieci anni, è il posto più vicino a casa in cui abbia giocato. Sono orgoglioso di questo. A Lanciano ero partito bene, poi a Bergamo con Reja ho trovato un allenatore più propenso a far giocare elementi di maggiore spessore, penso ai vari Conti e Gagliardini che all'epoca stavano fuori. A Bari ho iniziato bene ma poi mi sono infortunato e sono rimasto fuori un anno perché hanno sbagliato la diagnosi. Voglio dare il mio contributo per tutta la città e la regione di cui vado fiero, così come del mio accento".

E quando c'è stata la possibilità di tornare in Sicilia, Monachello non ci ha pensato due volte: "Quando mi ha chiamato il Palermo ho pensato solo a rimettermi in gioco. Se dovessi avere timore a 23 anni, allora è meglio fermarmi. C'è un capitano fortissimo che è Nestorovski, un giovane come La Gumina e altri elementi forti come Trajkovski e Coronado. Me la voglio giocare con tutti". Soprattutto con La Gumina, conosciuto lo scorso anno a Terni e reduce dalla prima da titolare con la maglia rosanero in quel di Brescia: !Con Nino abbiamo parlato dopo la partita, magari dalla tribuna vedevo cose diverse rispetto al campo. Siamo molto amici, abbiamo legato tanto a Terni dove gli ho fatto da fratello maggiore. C'è concorrenza, ma è bella perché è leale. Ridiamo, scherziamo insieme e quello che conta è portare in alto il Palermo".

Un obiettivo da raggiungere con un Monachello al top della forma. Quello che a Bari non hanno conosciuto, così come a Terni, per colpa di una diagnosi sbagliata: "Pensavano fosse pubalgia, mi stavano curando per pubalgia e invece avevo delle piccole ernie, che lavorando in piscina si sono ingrossate. Magari se l'avessero scoperto subito sarei rientrato a novembre, invece non è stato così. A Bergamo mi hanno fatto operare, ma al rientro mi servivano altri due-tre mesi perché di fatto sono stato fermo e necessitavo di un'altra preparazione. A Terni non c'era tempo e stavo bene solo a giugno, a torneo finito. Sono rientrato a Palma di Montechiaro, ho fatto una preparazione specifica col mio preparatore per essere pronto". E dal suo paese di origine arrivano solo messaggi entusiastici: "Ho ricevuto tantissimi messaggi dal mio paese e dalla provincia di Agrigento, tutti mi hanno detto che da oggi il Palermo ha un tifoso in più. Mi hanno sempre seguito da Palma, spero di rendere orgoglioso il mio paese".

Tags: Palermo



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!