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Data: 17/04/2018 -

“Maura? Presente!”. Registro, appello e attesa: per i biglietti di Roma-Liverpool è già febbre

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Avvocati, finanzieri, operai, casalinghe, studenti. Ci sono tutti fuori dal Roma Store di Piazza Colonna. Tutti presenti in attesa dell’appello. Alle 12 si inizia. Chi c’è c’è, chi non c’è ha mezz’ora per presentarsi. Poi è fuori. L’organizzatore di tutto inizia: “Carlo? Eccolo là. Luca er giornalaio lo so io, sta a lavorà ma c’è. Maura?”. E dal fondo della fila arriva puntuale la presenza: “Ecchila”.

La febbre per accaparrarsi un biglietto per il ritorno di Champions League tra Roma e Liverpool è iniziata. Quasi due giorni prima dell’apertura della vendita. Sacco a pelo, viveri e un registro. Bisogna fare una lista d’attesa, serve organizzarsi. Tutto fai da te ovviamente. Ed ecco i primi tagliandi che si staccano. È mezzanotte di lunedì, inizia la fila. Uno, due, tre... a mezzogiorno di martedì si chiama il numero cento: “Giorgio?”. “Presente”.

L’appello è andato liscio. Quasi tutti presenti, qualche defezione dell’ultimo momento. Ma c’è il garante: “Mo arriva, sta sull’autobus”. Appuntamento alle 18 per la nuova conta. Bisogna esserci, sennó si perde la fila. Il botteghino aprirà mercoledì alle 10. Centouno, centodue...

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