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Data: 13/08/2017 -

Lo Speedway, il tatuaggio della mamma. Ecco Kownacki, nuova stellina della Samp: "Ma non chiamatemi nuovo Lewa"

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Gol all'esordio, Foggia ko e turno superato. Eccolo il (bel) regalo di compleanno che la Sampdoria si è fatta per i suoi settantuno anni: faccia vispa, da bravo ragazzo. 99 sulle spalle, da queste parti mai una maglia come le altre, l'idolo Lewandowski: "Ma non chiamatemi il nuovo 'Lewa', io voglio solo essere Kownacki". Giovanissimo, vent'anni compiuti da poco, ma idee chiarissime per la nuova stellina polacca di casa Samp, chiamata a ripercorrere le orme di Patrik Schick (stasera in tribuna) e a far sorridere Marco Giampaolo. "Uno dei motivi perché ho scelto Genova. Mi volevano in tanti, ma ho visto che qui l’allenatore dà molte chance ai giovani, come Skriniar, Schick e Linetty. E io spero di giocare e segnare tanto".

Detto fatto, pochi minuti dall'ingresso in campo al posto di Quagliarella ed eccolo il primo gol maglia blucerchiata sulle spalle. Con tanto di benedizione di Giampaolo. "Dawid può diventare un giocatore forte, non è ancora un giocatore forte, ma penso possa diventarlo - il Giampaolo pensiero al triplice fischio, che alla domanda sul possibile futuro al posto di Schick dell'attaccante arrivato dal Lech Poznan ha aggiunto - Kownacki ha grande spirito, ma è giovane: è diverso da Schick, che aveva qualità ma non aveva una struttura fisica definita e che è cresciuto durante l'anno. Kownacki è strutturato già ora, ma è un giocatore di profondità, un finalizzatore, non è un palleggiatore. Ha caratteristiche diverse da Schick, ma come detto può diventare un giocatore forte".

Questa l'investitura dell'allenatore della Sampdoria, al ragazzino appena arrivato e subito a bruciare le tappe. Corre veloce Dawid, lui che la velocità la insegue anche fuori dal campo: tra i suoi hobby, anche lo Speedway (corsa di moto su circuiti ovali sterrati). "Ho già visto dove andare a vederlo in Italia", ma non solo. Famiglia, amici, sorellina e fidanzata i suoi passatempi preferiti. Un legame speciale con la mamma, che ha deciso di portare sempre con sè (sul petto): "Il tatuaggio? È la persona più importante della mia vita, quando ho dovuto scegliere la Sampdoria ho parlato anche con lei del mio futuro". Ma alla fine la decisione è stata tutta sua. "Mi ha detto: 'E’ una tua decisione'. E io ho scelto la Samp e sono convinto di aver fatto la cosa giusta".

Quella di partire da Gorzów e arrivare a Genova: eccola la nuova stellina della Sampdoria. Alla quale piace muoversi su tutto il fronte offensivo, puntando sulla velocità per sorprendere l'avversario di turno. Come stasera, giorno del primo gol italiano. Sulle orme di Schick, etichetta del nuovo Lewandoski addosso: "A 16 anni era dura da gestire, ma ora ho cambiato atteggiamento, sono cresciuto e ho imparato a ignorare quel che dice la gente. Ho ancora grandi sogni". A tinte blucerchiate.



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