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Data: 04/06/2017 -

L’Alessandria festeggia, il dramma del Lecce continua: tutte le emozioni dell’ultima partita al vecchio Moccagatta

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Alla fine la spunta una squadra storicamente in debito con la sorte, vedendo così il proprio debito in parte ripagato dopo la partita di stasera. In un Moccagatta pieno in ogni settore (compresi i balconi!) ed alla sua ultima apparizione prima della ristrutturazione che inizierà lunedì, a dominare per larghi tratti della partita è proprio il Lecce di Rizzo. I pugliesi tuttavia non riescono mai a concretizzare le numerosissime occasioni create e, quando a frapporsi tra loro ed il gol è anche la traversa colpita da Mancosu all’11’ del secondo tempo supplementare, iniziano a percepire come per loro sarà una serata davvero difficile. Dall’altra parte l’ Alessandria si aggiudica il match lottando più col cuore che con le idee e riuscendo a limitare i danni grazie ad un Vannucchi mvp per distacco. La pace tra la Curva Nord e i grigi sembra fatta visti i tanti applausi e gli incitamenti provenuti dal settore più caldo dello stadio per tutta la partita . Quando poi i tempi regolamentari finiscono in parità, la tensione respirata sugli spalti per tutti i 120’ inizia a trasformarsi in timore. Quasi angoscia. Si percepisce dall’esultanza successiva ad ogni rigore realizzato, quasi fosse una sorta di liberazione. Il presidente Di Masi cammina nervosamente tra la tribuna stampa e la tribuna vip dove, tra gli altri, è presente anche un Urbano Cairo accorso per tifare la squadra della propria città. Pillon invece assiste ai calci di rigore in rigoroso silenzio con le braccia conserte. Addirittura, dopo l’errore del leccese Ciancio, i giocatori dell’Alessandria iniziano a correre esultando per il campo convinti di aver vinto anzitempo, prima di essere richiamati all’ordine. Qualcuno deve aver riferito loro che per vincere serve realizzare l’ultimo rigore… Avevano fatto male i calcoli: ne mancava ancora uno. Quello decisivo, messo a segno da Nicco. Ora sì, la festa del Moccagatta inizia sul serio. Partono gli abbracci di gruppo, le grida di gioia. Da sottolineare anche gli applausi di tutto il settore ospiti verso la propria squadra. Cosa dire al Lecce: ce l’ha messa davvero tutta. Oggi però quella palla davvero non voleva entrare. E l’Alessandria è stata brava ad approfittarne: un segnale di come, forse, la ruota della fortuna prima o poi giri davvero per tutti.

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