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Data: 23/03/2018 -

Fallimenti, collette e rinascite: come la guerra ha cambiato il calcio ucraino

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style="text-align: justify;">Avete mai sentito parlare della Liga Druha? Risposta easy: “probabilmente no”. Col dubbio che non guasta mai. E tante domande. Parliamo di calcio, la Liga Druha è la terza serie ucraina ed è piena di storie. Cartoline dal passato e moniti per il futuro, residui di guerra. Cronache di una guerra civile che ha sconvolto l’Ucraina. Piazza Maidan. Il Donbass dove ancora si combatte. E ovviamente la geografia del pallone. Ci interessa per questo. Perché basta guardare i nomi delle squadre lì presenti per riconoscerne qualcuno. Dnipro, Metalist 1925 Kharkiv, Tavriya Simferopoli, Metalurg Zaporizhya (specie i primi due). Club storici. Il Dnipro è stato rifondato nel 2017 dopo aver raggiunto la finale d’Europa League appena due anni prima (persa col Siviglia dopo aver eliminato il Napoli), il Metalist del Papu Gomez non esiste più, mentre Simferopoli ha perfino due club: uno gioca in Ucraina, l’altro nella lega di Crimea (non riconosciuta dalla UEFA). Ognuna di queste realtà ha pagato le conseguenze del conflitto a modo suo. Il calcio ucraino è quasi imploso e ora prova a riprendersi. Lentamente. A testa alta e con orgoglio. A giugno Kiev ospiterà la finale di Champions, Shevchenko è diventato il CT della Nazionale. Uno scatto in contropiede verso la rinascita.



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