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Data: 18/01/2017 -

Falcao ci crede: "Roma, Scudetto possibile. Ma non farti scappare Totti e Spalletti"

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Pronunci quel nome a Roma e chiunque abbia il giallorosso nel sangue, magari con un capello bianco qua e là, non può far altro che accennare a un commosso sorriso. Paulo Roberto Falcao, l'ottavo re, la mente fantasiosa e pensante di quella squadra colma di fascino che riuscì a vincere il secondo scudetto (1983) romanista. Ieri a Firenze in occasione del suo ingresso nella Hall of Fame del calcio italiano ("Questo premio testimonia dell’amore che mi sono conquistato durante la mia permanenza a Roma. Sono orgoglioso di aver ricevuto questo riconoscimento insieme a una grande figura come Nils Liedhlom. Un allenatore, anzi un uomo, al quale devo tantissimo"), Falcao ha parlato alla Gazzetta dello Sport anche del presente della "sua" Roma, quella che da anni insegue e assapora da vicino lo Scudetto, quello che cerca da tempo di interrompere l'egemonia della Juventus: "La Roma ha imparato a vincere anche giocando malino - ha detto -. È successo a Udine e anche contro il Genoa. È un buon segno. Vuol dire che la squadra è solida. È questo il segreto per conquistare gli scudetti. Del resto sono anni che la Roma è lassù in classifica. Questo vuol dire che tutti stanno lavorando bene. Il problema è che la Juve batterà il Crotone nel recupero e quindi in realtà i bianconeri hanno quattro punti di vantaggio. Il campionato è riaperto ma la Juve resta la favorita. Come sempre. Era così anche ai miei tempi. La Juventus è la Juventus".

Una Roma proiettata nel presente, ma anche nel futuro. Un futuro che, secondo Falcao, non può proprio fare a meno di due figure: Francesco Totti e Luciano Spalletti: "Totti è ancora importante, lo ha dimostrato anche nell’ultima gara di campionato. Magari non può più garantire tutta una partita al cento per cento. Gli anni passano anche per lui. Ma giocando trenta minuti può inventare qualcosa di decisivo in qualsiasi momento. Quanto al suo contratto credo che sia Francesco a dover decidere se continuare oppure no. E le sue scelte dovranno essere accettate da tutti. Un campione come Totti deve essere rispettato per quello che ha dato la Roma. Luciano mi piace come allenatore. È preparato. Uno come lui non me lo farei scappare. Lui è uno dei segreti di questa Roma".



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