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Data: 05/04/2017 -

“Es tu colpa”: Higuain, doppietta al Napoli con dedica a... De Laurentiis

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Come in un film. L’uomo più atteso a prendersi il ruolo di protagonista, con tanto di colpo di scena e finale a sorpresa. Nel modo più bello, più sorprendente, più emozionante: dipende dai punti di vista. D’altronde Higuain, allo stadio San Paolo, è abituato a vivere notti speciali. Lo scorso 20 maggio, contro il Frosinone, riuscì a battere uno storico record della storia del calcio italiano in rovesciata. Sotto la pioggia, con una tripletta e con una corsa contro il tempo. Esatto, anche in questo caso come in un film.

L’ultimo atto del suo triennio azzurro, concluso in trionfo. Prima di quello che a Napoli è ormai diventato il grande tradimento. Domenica il ritorno tra i fischi, prestazione anonima quella del ‘Pipita’ e pareggio in campionato tra azzurri e bianconeri. Questa sera la seconda sfida in pochi giorni contro la sua ex squadra. Stesso palcoscenico, stessa accoglienza ma copione completamente diverso. Con Higuain a mostrare il meglio del suo repertorio, già al 32’, con il primo gol che gela Reina e il San Paolo.

Una conclusione secca e precisa. Improvvisa, come la pugnalata nel cuore dei napoletani. Che un anno fa impazzivano per i suoi gol mentre oggi lo fischiano, senza sosta. A loro Higuain ha lanciato un messaggio, eloquente. Dito puntato verso la tribuna e labiale inequivocabile: “Es tu colpa!”. Destinatario del messaggio? Il presidente Aurelio De Laurentiis, al quale il ‘Pipita’ aveva imputato i motivi del suo addio già nella prima conferenza stampa da calciatore della Juventus. “Con lui non avevo più rapporti, il suo modo di pensare non era il mio: non volevo restare un secondo di più”, dichiarò a luglio l’argentino. Messaggio ribadito anche questa sera, in maniera ancor più eclatante. Davanti ai 50 mila del San Paolo, come a voler dire “è colpa sua se non sono più uno di voi”.

In campo, poi, lo spettacolo è straordinario. Napoli e Juventus mettono in scena un vero spot per il calcio italiano. Gol, emozioni e pathos. Qualificazione chiusa dopo i gol del ‘Pipita’? Macchè. Gli ex compagni di squadra rispondono a Higuain, infiammando il San Paolo. Se l’argentino, a Napoli, è ormai simbolo del tradimento, c’è chi come Marek Hamsik ha giurato amore eterno alla maglia azzurra. La prima risposta è proprio dello slovacco. La seconda, invece, di chi al centro dell’attacco di Sarri ha raccolto l’eredità del ‘Pipita’: quel Dries Mertens arrivato a 27 gol stagionali e a cui sono bastati appena 10 secondi dall’ingresso in campo al posto di Milik per sfruttare l’errore di Neto e segnare il 2-2. Poi Lorenzo Insigne, cuore di Napoli nella squadra azzurra. Insomma, i tre calciatori più rappresentativi contro colui che lo scorso anno ha fatto sognare i tifosi azzurri con i suoi gol.

La Juventus perde la partita ma guadagna la qualificazione alla finalissima di Coppa Italia, la terza consecutiva (è la prima volta che accade nella sua storia). Con la doppietta decisiva dell’uomo più atteso, Higuain che contro il Napoli ha già segnato 4 gol con appena 5 tiri. La conclusione che premia il protagonista di una storia che, nonostante l’addio del ‘Pipita’ la scorsa estate, dà la sensazione di non essere finita.



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