El Kaddouri, dalla panchina a “leader tecnico”: prove di vecchio ‘nuov...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 21/04/2017 -

El Kaddouri, dalla panchina a “leader tecnico”: prove di vecchio ‘nuovo Zidane’

profile picture
profile picture

Una decisione che ti cambia la stagione. E magari la carriera. Sofferta, drastica. Ma cruciale. Passare dai primi posti alla lotta salvezza per ritrovarsi e tornare decisivo, come quando da ragazzino al nome di Omar El Kaddouri veniva affiancato il soprannome di ‘Nuovo Zidane’. Andato persino vicino a vestire una delle maglie che hanno contraddistinto la carriera di Zizou quando “avevo un accordo con la Juventus, mancava solo la mia firma ma non se ne fece niente”. Corteggiato anche da Arsenal e Milan, suo prossimo avversario domenica, ai tempi di Max Allegri. “Come tipologia di giocatore ha una tecnica alla Zidane” e “tecnicamente non ha nulla da invidiare a nessuno”: parola dei suoi ex allenatori, rispettivamente Calori e Scienza. Se solo riuscissi a fare metà di quanto ha fatto Zidane, sarei contento...”. Ora la possibilità di dimostrare nuovamente tutto il proprio valore. L’Empoli. Fiducia ripagata in pieno. 3 gol in 10 presenze, gli ultimi due consecutivi a Pescara e Fiorentina. Trascinatore. Nominato tale anche dal presidente Corsi stesso: Diventerà il leader tecnico e con la sua personalità sono certo che darà un grande apporto all’Empoli”. Sfida accettata: “Avevo bisogno di un po’ di fiducia e qui all’Empoli mi hanno dimostrato che mi vogliono bene”. Nonostante fosse dovuto finire in Turchia: accordo col Trabzonspor saltato sul più bello. “Confesso che è stato un mio errore visto che avevo firmato un precontratto quando ero in Coppa d’Africa. Sono carte che però ho soltanto io, quindi non hanno valore”. Alla fine ha deciso di togliersi qualche sassolino di troppo dalla scarpa rimanendo in Serie A. "Ho tanta rabbia sportiva. Probabilmente meritavo qualcosa di più, ma ho sempre rispettato le scelte del mister. Non essere inserito nella lista Champions mi ha deluso molto”. Colpa di un rapporto forse mai decollato con Sarri. Ma non con Napoli. “Lascio una città che porterò sempre nel cuore, impossibile da non amare”. Senza dimenticare i suoi ex compagni: “Sono legatissimo a tutto il gruppo e dopo le triplette contro il Bologna di Hamsik e Dries ho mandato loro un messaggio per complimentarmi”. Guardando avanti e continuando a crescere grazie ad “un'avventura che mi emozione ed entusiasma”. Per raggiungere forse un giorno quel sogno di giocare il Mondiale con il Marocco ed indossare la maglia del Barcellona”. Con “la salvezza dell’Empoli” come punto di partenza obbligatorio. “… ed il secondo posto del Napoli”. Questione d’affetto. Ma cambiare aria era l’unica possibilità di tornare a stupire. Come ai tempi in cui al nome di El Kaddouri veniva affiancato il soprannome di 'Nuovo Zidane'.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!